Guagnano - 16 Lug 2025

Il Comune diffida l’Associazione guidata da Verdoscia a “desistere dall’illegittimo uso” del marchio registrato “Terre del Negroamaro”


Spazio Aperto Salento

“Cedere e desistere dall’illegittimo uso del marchio registrato e della denominazione sociale contraffattoria”. L’Associazione “Terre del Negroamaro Aps”, guidata dal presidente Danilo Verdoscia (consigliere comunale di opposizione), è stata diffidata a desistere dall’utilizzare la denominazione “Terre del Negroamaro”, corrispondente al marchio depositato fin dal 2004 dal Comune di Guagnano presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Questa diffida, che potrebbe aprire un “contenzioso” con non pochi risvolti, sta creando fibrillazioni e aspre polemiche locali (anche di natura politica), perché ha determinato l’annullamento dell’evento “Negroamaro Masterclass”, già programmato in piazza “Maria Santissima del Rosario” per la seconda metà di agosto 2025. Sulla vicenda si sono già registrati interventi dell’Associazione destinataria della diffida e del sindaco François Imperiale, entrambi pubblicati nella giornata di ieri, martedì 16 luglio.

Danilo Verdoscia

“Con profonda amarezza – si legge fra l’altro in una nota dell’Associazione presieduta da Verdoscia – comunichiamo che l’evento Negroamaro Masterclass edizione 2025 non si terrà. Il motivo? L’Amministrazione comunale di Guagnano ha negato persino l’utilizzo dello spazio pubblico, piazza Maria Santissima del Rosario, a seguito di una diffida formale ricevuta il 20 giugno 2025. Una doccia fredda che, in un solo colpo, ha fermato un’iniziativa costruita per il bene comune, gettando un’ombra sui mesi di lavoro, passione e impegno volontario. Sì, proprio così: dopo quasi due anni di attività pubbliche, eventi realizzati con patrocinio comunale, utilizzo di spazi pubblici e, in alcuni casi, anche contributi economici dalla medesima Amministrazione, ci viene notificato che non possiamo più usare la nostra identità associativa. Ci si chiede: come può la valorizzazione di un nome così intrinsecamente legato al nostro territorio essere considerata illegittima? Siamo un’associazione senza scopo di lucro, spinta dall’amore per la nostra terra e dal desiderio di promuoverla. Nelle Terre del Negroamaro oggi si nega il diritto all’identità, al riconoscimento, alla libertà di espressione, diritti che la Costituzione e il Codice del Terzo Settore riconoscono agli enti civici, come il nostro, impegnati in finalità culturali e sociali”.

“Le nostre attività – viene aggiunto – sono pienamente coerenti con gli obiettivi no profit e di utilità collettiva che un’Amministrazione pubblica dovrebbe sostenere, piuttosto che ostacolarne l’azione senza un fondamento legale inequivocabile. L’uso del termine Negroamaro e Terre del Negroamaro rientra nell’ambito di un’attività culturale e descrittiva di un’area geografica e del prodotto, piuttosto che in un’attività commerciale che intende appropriarsi indebitamente di un qualcosa”.

La diffida, secondo l’Associazione guidata da Verdoscia, rappresenterebbe “un’indebita ingerenza nella libertà di associazione operata da questa Amministrazione avversa alla ricerca di soluzioni che non pregiudichino l’operatività dell’Associazione in assenza di un qualche comprovato illecito, specialmente tenuto conto della finalità sociale e non lucrativa dell’Ente. Una decisione sproporzionale e irragionevole dell’operato pubblico ben lontana dalla promozione del territorio, dal sostegno alle filiere locali all’arricchimento dell’offerta culturale della nostra amata terra. È stato impedito l’evento Negroamaro Masterclass, creato per offrire alla comunità e ai visitatori un’opportunità unica per approfondire la conoscenza del nostro vitigno simbolo, attraverso esperti, degustazioni guidate e racconti di chi, da generazioni, porta avanti questa eccellenza”. 

François Imperiale

Come detto, immediata è stata la replica del sindaco François Imperiale. “Siamo stati all’opposizione per quasi vent’anni – ha scritto fra l’altro il primo cittadino su Facebook – abbiamo fatto le nostre battaglie e ci siamo opposti con fermezza, senza risparmiare aspre critiche a chi ci amministrava, proponendo una visione alternativa che oggi trova evidenza nell’azione di governo. Mai e dico mai, però, abbiamo preteso di sostituirci a coloro a cui gli elettori avevano dato il mandato di governare la nostra comunità. Dal 2004 il Comune di Guagnano ha registrato il marchio e la denominazione Terre del Negroamaro, investendo ingenti risorse ed energie sulle politiche di promozione, cercando di costruire un brand sempre più riconoscibile. Succede, però, che un consigliere di minoranza e qualche suo sodale, decidono di costituire un’associazione con la medesima denominazione, nella totale consapevolezza che si trattava di un marchio regolarmente registrato e nella malcelata intenzione di creare confusione e fare il controcanto all’azione di promozione dell’Amministrazione comunale”.

“Il consigliere Verdoscia – ha aggiunto Imperiale – non poteva non sapere tutto ciò. In questi anni abbiamo sempre cercato di non rispondere alle continue provocazioni per non distrarci dall’enorme lavoro che ogni giorno siamo chiamati a fare e per non condannare il paese a una continua campagna elettorale. Purtroppo ciò non è più possibile perché la misura è colma e c’è il concretissimo rischio di danneggiare il nome stesso del nostro Comune. Una volta appurato che l’Associazione Terre del Negroamaro Aps stava creando effettivi e riscontrabili presupposti per la confondibilità tra l’azione del Comune e quella della suddetta Associazione, creando imbarazzi e disagi tra chi, ignaro di tutto, non riesce a capire se sotto una precisa denominazione si muove la massima istituzione comunale o un’associazione, abbiamo dato incarico ad un legale per diffidare ufficialmente il presidente della suddetta associazione, ciò prima che il consigliere nonché presidente Verdoscia presentasse la sua richiesta”.

“A tal proposito – ha sottolineato il sindaco – nessuno ha mai negato il semplice uso della piazza, ma abbiamo risposto ad una ben più articolata ed impegnativa richiesta comprendente la concessione di patrocinio, uso del logo comunale, materiale di allestimento, uso della pubblica illuminazione e addirittura un cospicuo contributo economico, altro che evento a costo zero. Tutto ciò spetta alla decisione della Giunta comunale, che ovviamente non può più sposare le iniziative di un soggetto ufficialmente diffidato all’uso della denominazione Terre del Negroamaro”. (red.)

© Riproduzione riservata

 

In foto: Guagnano, piazza “Maria Santissima del Rosario”, Municipio e Chiesa Madre (Foto Salvatore Marcucci)