• mercoledì , 3 Settembre 2025

Evento - 01 Set 2025

Ad Otranto il “Festival Giornalisti del Mediterraneo”


Spazio Aperto Salento

La riflessione e il confronto per analizzare la complessità, il mondo a tratti incomprensibile che viviamo, per trovare argomenti e valori comuni contro i suoi inevitabili riverberi: il nichilismo, la mancanza di senso, la violenza, l’angoscia del vivere. La diciassettesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, in programma dal 3 al 6 settembre 2025, nello scenario antico di Largo Porta Alfonsina a Otranto, si dà ancora una volta quest’obiettivo: contribuire al ragionamento collettivo sulle grandi questioni del nostro tempo per contribuire a ritrovare il filo logico – e umano – delle cose.

Al centro dell’edizione 2025 del Festival, infatti, temi cruciali e drammaticamente attuali: la crisi in Medio Oriente e il conflitto tra Ucraina e  Russia, il diritto di cronaca e il giornalismo indipendente ai tempi della guerra, il cambiamento climatico in rapporto al cibo, le sfide della Blue Economy, ma anche questioni che affliggono dimensioni più personali dell’esistenza come suicidi e femminicidi, la lupara bianca, la parità di genere, in un momento storico che vede aumentare tragicamente ogni giorno il tasso di violenza dell’esistere.

“La nostra città – spiega Francesco Bruni, sindaco di Otranto – per la sua posizione nel mar Mediterraneo, è sempre stata sede naturale del confronto e della convivenza pacifica tra popoli, religioni, culture. Un luogo dove la gente ha sempre auspicato la coesistenza civile anziché l’orrore delle armi. E noi speriamo che la nostra voce possa in qualche modo contribuire a far sì che il bacino del Mediterraneo, interessato di questi tempi da due conflitti così disastrosi, ritrovi le ragioni della pace e del dialogo”.

E della verità. Perché il giornalismo è ancora un’arte nobile in difesa dei valori universali della trasparenza, della legalità, dell’obiettività: ma è anche una professione a rischio, di questi tempi, e le cronache lo dimostrano ogni giorno. “Fare dunque il punto sul nostro lavoro – aggiunge Tommaso Forte, ideatore del Festival, organizzato con i colleghi Leda Cesari, Rosaria Bianco, Nicola Fragassi – è fondamentale non solo per continuare ad avere spazi di autonomia, imparzialità e sicurezza della professione. Ma anche per poter continuare a raccontare la realtà in maniera critica e spassionata, da professionisti seri e preparati, a tutela del diritto fondamentale del cittadino a essere informato correttamente”.

Tra i momenti più attesi del Festival, come sempre, la cerimonia di consegna del Premio Caravella del Mediterraneo, che ogni anno celebra figure di alto profilo impegnate nella difesa della libertà, della pace e dei diritti umani. Di grande spessore anche i personaggi insigniti quest’anno: il 5 settembre il Premio verrà consegnato infatti a Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, “simbolo di dialogo e convivenza in una terra dilaniata dal conflitto”, e a Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, “testimone diretto dei conflitti globali e voce autorevole nel racconto della guerra”. Il 6 settembre i riconoscimenti verranno invece assegnati al generale Guido Geremia, comandante della Guardia di finanza per la Puglia, alle giornaliste Mariangela Pira di Sky Tg24, e Silvia De Santis, reporter della trasmissione “Carta Bianca”, a monsignor Francesco Neri, vescovo di Otranto, “per l’impegno costante in difesa della dignità umana e della pace”; ad Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, “osservatore come sempre diretto e, se occorre, caustico”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicato