Cento anni d’imbottigliamento: Leone de Castris ha celebrato, nei giorni scorsi, l’eccezionale ricorrenza presso il Wine Hotel Villa Donna Lisa a Salice Salentino. Alla festa, al taglio della torta e al successivo brindisi collettivo, hanno partecipato Piernicola e Piersalvatore Leone de Castris, diversi operatori del settore, ma anche autorità civili e religiose locali e provinciali. L’antica azienda vitivinicola salentini iniziò ad imbottigliare prodotti di qualità nel 1925 (prima etichetta “Moscatello”). A quei tempi la decisione, voluta da Piero Leone Plantera e Marialuisa (Lisetta) de Castris, rappresentò una vera e propria svolta produttiva aziendale, destinata a divenire vincente nei decenni successivi.
Leone de Castris, viene evidenziato in una nota della Cantina, è una «storica realtà simbolo dell’enologia pugliese e italiana». Fondata nel 1665 e pioniera del primo rosato imbottigliato in Italia (il Five Roses del 1943) l’azienda salicese «ha voluto celebrare questo traguardo con una serata che ha riunito istituzioni, partner, stampa, associazioni, collaboratori e figure chiave del mondo enogastronomico pugliese. La cerimonia si è aperta con i saluti della famiglia Leone de Castris, che ha ripercorso le tappe fondamentali dell’azienda, sottolineando come la capacità di innovare nel solco della tradizione sia stata la chiave del successo di un marchio oggi presente in oltre 50 paesi nel mondo».
«Questo anniversario – ha detto Piernicola Leone de Castris – non è un punto di arrivo, ma una nuova ripartenza. Il futuro del vino italiano passa anche da realtà come la nostra, che continuano a investire sul territorio, sulle persone e sulla qualità». (r.f.)
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