Da lunedì 13 ottobre a domenica 9 novembre 2025, il maestro esporrà 27 tele negli spazi dell’Accademia di belle arti di Lecce
L’Accademia di belle arti di Lecce, apre le porte ad uno dei suoi ex allievi, che nel campo della pittura, si è distino e continua a farlo a livello internazionale. Si tratta di Luigi Spanò, nativo di Santa Severina in provincia di Crotone, ma da molti anni stabilitosi nel Salento, con atelier a Monteroni e nella stessa città capoluogo di provincia. Su invito dei vertici dell’Accademia, presieduta da Nicola Ciracì e diretta da Nunzio Fiore, 27 sue tele, alcune delle quali di grandi dimensioni, verranno esposte nell’antico Chiostro dell’ex Convento dei Padri Domenicani, oggi sede di Aba, a partire da lunedì 13 ottobre, e sino a domenica 9 novembre 2025.
Luigi Spanò
L’idea di celebrare l’arte pittorica di Spanò, è maturata nell’ambito del “Progetto Diary 2025” del Ministero dell’Università e della Ricerca, che fra gli altri Enti di formazione, è dedicato all’internalizzazione dell’Accademia leccese, ormai saldamente affermatasi come Polo di Alta Formazione. L’obiettivo del “Progetto”, è quello di valorizzare e promuovere la ricerca artistica contemporanea, nel caso dell’Accademia salentina, anche attraverso la fruibilità e l’osservazione pubblica delle opere di Spanò, che per l’occasione, subito dopo l’inaugurazione della Mostra, fissata per le ore 18.30, darà vita ad una painting exhibit, particolarmente attesa dagli studenti.
Nel Chiostro dell’ex Convento, il percorso espositivo è stato curato dalla docente di Stile, Storia dell’arte e del Costume, Patrizia Staffiero. Del pittore Luigi Spanò, è da dire, che la sua più recente produzione, è caratterizzata dal vigore plastico del disegno, della luce e del colore, che gli è valsa la definizione, coniata da chi scrive ed ufficialmente accolta dal maestro, di “artista onirico e visionario”. Di ciò, il pubblico potrà rendersi conto, visitando la Mostra, che come detto, resterà aperta sino a domenica 9 novembre. Fra le altre opere, tutte oli su tela, spiccano “A domanda rispondo: dipingo l’acqua che non c’è”, “Fosca, losca, esca di mosca”, “L’onesto maiale”, “L’uomo che voleva possedere l’uccello”, “Realtà di un sogno”. Dell’Accademia di belle arti, dopo il diploma al Liceo Artistico, Spanò è stato “alumnus”, e successivamente docente, peraltro in qualità di primo titolare della cattedra di Pittura. In seno ad Aba, ha poi ricoperto pure il ruolo di vice direttore.
In concomitanza con la Mostra, negli spazi dell’Accademia, oltre che nella giornata di lunedì 13, anche martedì 14, si terrà il meeting dal titolo: “OpenLab”. La due-giorni prevede il projection mapping “Timescape Interplay” di Koniclab con gli spagnoli Rosa Sànchez ed Alain Baumann; musiche degli allievi del Conservatorio “Tito Schipa”; la design exibit Made program di Aba, “Rosario Gagliardi” di Siracusa ed Istituto del design di Matera, condotto da Dorotea Koziana; la videoproiezione stereoscopica immersiva “demo tecnologica” del Cnr Nanotec, nonché laboratori nel già citato Conservatorio e proiezione di film muti e corti nel Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.
Toti Bellone
© Riproduzione riservata
Foto in alto: Luigi Spano, A domanda rispondo: dipingo l’acqua che non c’è, olio su tela, 2002 (part.)