Lecce - 16 Ott 2025

Igiene ambientale, sciopero per il rinnovo del contratto

Venerdì 17 ottobre 2025, concentramento alle 7.30 al Foro Boario di Lecce e corteo alle 8 verso la Prefettura


Spazio Aperto Salento

Le lavoratrici e i lavoratori del comparto Igiene Ambientale incroceranno le braccia domani, venerdì 17 ottobre 2025. Lo sciopero intende sostenere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) dei servizi ambientali. A proclamarlo sono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. A Lecce lo sciopero interesserà gli oltre 2mila addetti del settore e creerà qualche disagio: al traffico nel capoluogo e in tutta la provincia per la raccolta dei rifiuti. Le organizzazioni sindacali hanno infatti organizzato una manifestazione pubblica (attesi tra i 200 ed i 300 manifestanti): i lavoratori si concentreranno alle ore 7.30 al Foro Boario per poi partire in corteo, alle 8, verso la Prefettura. Saranno garantite le prestazioni indispensabili, come il trattamento di rifiuti pericolosi, la raccolta di rifiuti presso scuole, ospedali e case di cura, caserme, carceri, mense, mercati, stazioni.

Su molte tematiche le trattative sono in stallo: tutele su salute e sicurezza per tutti i profili professionali in tutte le attività lavorative; riforma del sistema di classificazione del personale; recupero del potere d’acquisto; contrasto alle differenze generazionali e sociali; maggiori tutele per i lavoratori degli appalti; migliorare gli articoli del Ccnl relativi ai lavoratori degli impianti;  sviluppare il welfare contrattuale;  riqualificazione del Tec (Trattamento economico complessivo).

Un’ulteriore motivazione della vertenza sindacale riguarda il confronto sul diritto di sciopero nel settore, con proposte avanzate dalle Associazioni datoriali che mal si conciliano con quanto previsto dalla Costituzione, su cui le Segreterie nazionali hanno manifestato il più assoluto dissenso.

“La forte rigidità delle parti datoriali sulla riforma del sistema classificatorio, il loro totale disinteresse sulle reali condizioni del lavoro, la dichiarata contrarietà ad un adeguato rinnovo della parte economica e il tentativo di irrigidire le modalità di accesso al diritto di sciopero, insieme alla sostanziale indisponibilità al confronto sugli altri temi rappresentati nelle piattaforme sindacali – si legge in una nota dei sindacati – sembrano evidenziare due principali aspetti dell’approccio assunto dalle Associazioni delle imprese che si ritengono inaccettabili: da una parte si tenta un rinnovo al ribasso, tutto schiacciato sul contenimento del costo del lavoro, fortemente penalizzante sul piano delle tutele e dello sviluppo delle retribuzioni; dall’altra si prova ad allungare i tempi della trattativa per realizzare un vantaggio economico attraverso il rinvio degli adeguamenti, normativi e salariali, che il Sindacato ritiene indispensabili per migliorare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori e per sostenere lo sviluppo industriale del comparto. Un approccio che attacca il valore del lavoro, le professionalità, il reddito di chi ogni giorno garantisce un servizio pubblico essenziale per la collettività. Le distanze che al momento rendono impossibile una sintesi tra le parti hanno indotto Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel a proclamare lo sciopero nazionale del personale che opera nei servizi ambientali. Lavoratrici e lavoratori del comparto Igiene Ambientale rivendicano il diritto ad un rinnovo contrattuale che salvaguardi il potere d’acquisto, garantisca sicurezza sui luoghi di lavoro, valorizzi la professionalità e assicuri sviluppi di carriera”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da comunicato