Evento - 14 Dic 2025

Salice celebra il 40esimo anniversario di presenza delle Suore Missionarie dell’Incarnazione

La festa si è svolta ieri sera, sabato 13 dicembre 2025, nella Chiesa madre “Santa Maria Assunta” e in piazza Plebiscito. La superiora generale della Congregazione suor Loreda Spagnolo: “La nostra profonda riconoscenza va anzitutto al caro don Mario Melendugno che ci ha accolto e a tutti i sacerdoti salicesi che ci hanno sostenuto. Desidero ricordare con piacere tutti i bambini e le loro famiglie che sono passati negli anni nella nostra Scuola Materna”


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Quarant’anni di preziosa e proficua attività educativa, formativa e didattica a beneficio dei bambini di Salice Salentino. Le Suore Missionarie dell’Incarnazione, assieme a tantissimi bambini, numerosi cittadini e diversi rappresentanti delle autorità locali, hanno festeggiato ieri sera, sabato 13 dicembre 2025, nella Chiesa madre “Santa Maria Assunta” e in piazza Plebiscito, lo speciale anniversario della fondazione della locale Comunità della Congregazione, avviata nel 1985 da Madre Carla Borgheri (1922-2006), la Serva di Dio originaria di Nova Ligure, figura di alto spessore religioso ed umano, attualmente all’attenzione del Dicastero delle Cause dei Santi, dopo la conclusione  dell’inchiesta diocesana, avvenuta lo scorso 26 aprile, a Frascati.

Negli anni, a Salice hanno fruito dell’opera delle Suore Missionarie dell’Incarnazione oltre 3mila bambini frequentanti la scuola dell’infanzia paritaria di via Nicotera. Attualmente nel plesso sono attive tre sezioni di infanzia e una sezione primavera, per un totale di 60 bambini. Nella comunità locale sono impegnate in tutto 8 suore.

Il programma della celebrazione dell’anniversario, promossa dal Comune di Salice, dalla Parrocchia “Santa Maria Assunta” e dalle Suore Missionarie dell’Incarnazione, ha compreso la solenne celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giovanni Intini, arcivescovo di Brindisi-Ostuni, il saluto della salicese suor Loreda Spagnolo, superiora generale della Congregazione, la consegna della targa ricordo da parte del sindaco Mimino Leuzzi e momenti conclusivi di festa in piazza Plebiscito. Alla solenne celebrazione eucaristica hanno partecipato anche don Massimo Alemanno, don Carmine Canoci, don Salvatore Innocente, don Arcangelo Martina e padre Fernando Mancini.

Rosario Faggiano
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Di seguito il saluto integrale di suor Loreda Spagnolo.

 

Suor Loreda Spagnolo

Carissimi fratelli e sorelle,

prima di tutto, desidero dirvi che il mio cuore è colmo di emozione. Entrando in questa chiesa e guardando i vostri volti, ho sentito come un abbraccio: l’abbraccio della mia terra, della mia gente, delle mie radici. Radici che affondano nella fede e nell’amore che ho ricevuto dai miei genitori e dalla mia amata famiglia. Per questo, oggi non porto soltanto parole; porto un rendimento di grazie che nasce dal profondo, e che desidero condividere con ciascuno di voi. 

Eccellenza monsignor Intini, don Massimo e tutti i sacerdoti salicesi concelebranti, signor sindaco Mimino Leuzzi e Amministrazione comunale e tutti i cari amici e conoscenti presenti e assenti per vari motivi, è per me motivo di profonda gioia e sincera gratitudine al Signore essere qui oggi, per ringraziare dei numerosi benefici ricevuti in questi lunghi quarant’anni di presenza della nostra comunità religiosa a Salice. Lo faccio con particolare emozione perché sono nata e cresciuta qui, in questa comunità che ha segnato la mia vita fin dall’infanzia.

Dico “cara comunità” perché, lo ammetto, sono di parte: mi sia concesso affermare che Salice è nel mio cuore e in quello della nostra Congregazione. Sono davvero tante le Suore e le giovani in formazione che, negli anni, sono passate anche solo per brevi periodi qui a Salice, portando sempre con sé un ricordo colmo di gratitudine verso di voi. La nostra profonda riconoscenza va anzitutto al caro Don Mario Melendugno che ci ha accolto e a tutti i sacerdoti salicesi che ci hanno sostenuto, in modo particolare quest’oggi a Don Massimo, ideatore e promotore di questo evento. Il nostro ringraziamento si estende poi verso le istituzioni che ci sono sempre state vicine e, naturalmente, a tutti coloro che non ci hanno mai fatto mancare sostegno, amicizia e affetto.

Mentre la locandina diffusa in questi giorni invitava alla Messa di ringraziamento per il quarantesimo anniversario delle SMI a Salice, noi abbiamo sentito il bisogno di elevare al Signore una preghiera speciale per voi, una preghiera che è composta dai vostri volti e dai vostri nomi. Siamo noi che, proprio per la vostra cura, l’attenzione, la vicinanza e l’aiuto concreto, desideriamo ringraziare voi. Vi ringraziamo per aver sostenuto la nostra comunità sin dal primo momento, condividendo gioie e fatiche, stagioni di crescita e anche i momenti di prova. 

Tra i doni speciali che Dio mi ha fatto c’è la mia stessa vocazione, sbocciata proprio qui, dopo l’arrivo delle Missionarie dell’Incarnazione a Salice, il 5 agosto 1985, accompagnate da Madre Carla Borgheri. Era una calda mattinata estiva, e già al loro arrivo le nostre Sorelle trovarono una grande accoglienza: quella accoglienza che da sempre caratterizza questa terra e la sua gente.

Da questo ambone ho ringraziato il Signore il 29 settembre 1991, giorno della mia Prima Professione; e ancora il 19 aprile 1998, quando ho emesso la Professione Perpetua. E oggi, tornando qui da Superiora Generale e concittadina, sento ancor più forte la gratitudine per tutto ciò che Salice ha seminato nella mia vita e nella vita della nostra Congregazione.

Ora mi trovo nuovamente qui per dire grazie al Signore, perché, chiamandomi alla guida della Congregazione, mi sta facendo dono della Sua grazia. In questo nuovo servizio sto vivendo un’esperienza intensa e profonda del nostro carisma: sto imparando, ogni giorno di più, a diventare realmente un grembo materno, capace di accogliere, ascoltare e lasciarsi arricchire da tante realtà diverse, venendo a contatto diretto con un’umanità spesso ferita, sfruttata, emarginata.

Nel mio primo viaggio in Burkina Faso, nel mese di novembre scorso, ho avuto la gioia di incontrare molte persone prive del necessario, ma ricche di una gioia sorprendente, accoglienti e grate per i piccoli aiuti che abbiamo potuto portare loro. È una grande lezione per tutti noi: ci ricordano che la vera felicità non si trova nel possedere molte cose, ma nel saper donare, nel condividere ciò che abbiamo, anche quando sembra poco. 

È evidente che il Signore mi sta chiedendo un impegno grande, una responsabilità che supera le mie forze. Ma confido in Lui, certa che, se ha voluto questo servizio, mi darà anche tutte le grazie necessarie per compierlo con umiltà, coraggio e fedeltà.

Una cosa desidero chiedere a ciascuno di voi: sostenetemi e accompagnatemi con la vostra preghiera, affinché io possa essere davvero un segno del Suo amore per tutte le persone che incontrerò sul mio cammino. La vostra vicinanza sarà per me forza, luce e consolazione nei momenti più impegnativi. È in questa consapevolezza e grazie al vostro sostegno che posso dire con il salmista: «Lodate il Signore, perché egli è buono; perché eterna è la sua misericordia!» (Sal. 136,1).

Infine, desidero ricordare con piacere tutti i bambini e le loro famiglie che sono passati negli anni nella nostra Scuola Materna. Voglio esprimere un affetto particolare ai bambini di oggi, che sono pronti a regalarci canti e balli per rendere questa giornata ancora più speciale. Un grazie sincero va anche ai loro genitori e a tutti coloro che hanno collaborato per fare di questa festa una vera celebrazione comunitaria.

E ora, mentre affido al Signore questo nostro cammino comune, desidero lasciarvi un pensiero di Madre Carla che porto nel cuore: «Noi formiamo una vera famiglia, la famiglia di Dio». Io riparto da Salice con la certezza di essere sostenuta dalla vostra preghiera e dal vostro affetto. Vi porto con me, nella mente e nel cuore, in ogni Paese che visiterò e in ogni comunità che incontrerò. Che il Signore continui a benedire questa terra, le vostre famiglie, il vostro lavoro e i vostri sogni. E che per intercessione di Maria, Madre del Verbo Incarnato e della Serva di Dio Madre Carla, renda fecondo ogni nostro passo.

Grazie di cuore a tutti. Il Signore vi ricompensi con la Sua pace e la Sua gioia”.

Suor Loreda Spagnolo
Superiora generale Congregazione
Suore Missionarie dell’Incarnazione

 

Inizio solenne celebrazione eucaristica

Monsignor Giovanni Intini, arcivescovo Brindisi

Consegna targa ricordo

La targa ricordo

Taglio della torta

La festa in Piazza Plebiscito

 

Foto in alto: un momento della solenne celebrazione eucaristica