Da giovedì 10 a sabato 12 ottobre 2024 si svolgerà a Otranto, nell’ambito del ciclo di appuntamenti internazionali “L’Eterno nel Tempo Arte e Architettura Cristiane tra Oriente e Occidente”, il 3° Convegno “Di luce e di stupore”, organizzato dall’Associazione “Pantaleone – per il rinnovamento dell’arte cristiana” e dall’Arcidiocesi di Otranto, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce e con il patrocinio del Comune di Otranto. Il programma dell’iniziativa, che prevede momenti riservati agli iscritti ed altri aperti a tutti, nella prima giornata prevede, dalle 17, la conferenza pubblica nella Cattedrale di Otranto. Gli altri appuntamenti dell’11 e del 12 ottobre (I Sessione “Simbologia e esperienza della luce nelle prime chiese cristiane”; II Sessione, “La luce dell’azione liturgica”; III Sessione, “Fenomenologia della luce nello spazio contemporaneo”), si terranno nella sala congressi Resort/Basiliani.
“L’Associazione – spiegano in una nota gli organizzatori – nasce con la finalità di promuovere iniziative culturali orientate alla ricerca sull’arte e l’architettura per il culto, al rinnovamento dell’arte cristiana e alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici. L’appuntamento, parte del ciclo di simposi dedicati appunto al tema articolato dell’arte e dell’architettura per la liturgia cristiana, intende aprire spazi di riflessione in cui tornare a mettere a fuoco l’essenziale, e riacquisire confidenza con le figure e i simboli da sempre intimamente correlati allo spazio e al tempo della liturgia. Tale obiettivo sarà perseguito attingendo alla preziosa lezione della storia passata e recente attraverso un confronto con esponenti del Cattolicesimo e dell’Ortodossia, tracciando un itinerario di approfondimento la cui terza tappa si propone di indagare il tema suggestivo della luce nelle sue molteplici sfaccettature”.
“Il tema su cui i tre giorni di Otranto ci invitano a sostare e a riflettere dice Tommaso Marcucci, presidente dell’Ordine degli Architetti di Lecce – è quanto mai rilevante e direi fondamentale per l’intero mondo dell’architettura e per chi si confronta quotidianamente con la relazione intima tra architettura e luce, sia naturale che artificiale, e questo anche oltre l’ambito legato alla progettazione e realizzazione dello spazio liturgico che convoca, come è giusto che sia, una complessità di questioni di natura filosofica e di rapporto con il sacro. Vale quanto ci hanno insegnato, tra gli altri, Le Corbusier (quando ci ricorda come l’architettura sia il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce) o Louis Kahn (quando avverte che la struttura determina la luce, ed è evidente che, a differenza della luce artificiale, sempre l’architettura, sacra o civile, è immersa e attraversata dalla luce naturale che in qualche modo ne determina estetica, senso, funzione, relazioni). È la ragione per cui questi tre giorni, che l’Associazione Pantaleone di Otranto ha accortamente e sapientemente orchestrato anche in collaborazione con il nostro Ordine, grazie alla presenza di ospiti di altissimo rilievo, saranno un momento straordinario di apprendimento, discussione, dialogo”.
In foto: Cattedrale di Otranto, interno
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III Convegno internazionale “Di luce e di stupore”