- 14 Apr 2023

Il racconto degli anni Sessanta nel nuovo libro di Raffaele Polo


Spazio Aperto Salento

La Lecce degli Anni Settanta, raccontata in un libro del giornalista di Leccecronaca.it e collaboratore del “Nuovo Quotidiano di Puglia”, Raffaele Polo. L’opera, dal titolo “Come eravamo. Taccuino introduttivo dell’amarcord salentino” (Edizioni “Il Raggio Verde”, collana “I taccuini”), verrà presentata sabato 15 aprile, alle ore 19, nel teatrino della biblioteca “Nicola Bernardini” di Lecce, in piazzetta Giosuè Carducci, sede dell’ex Convitto Palmieri. Moderata dalla giornalista Antonietta Fulvio e dalla vicepresidente di Leccecronaca.it, Antonietta Vacca, la serata-evento si avvarrà degli interventi del vicepresidente dell’Amministrazione provinciale, Antonio Leo, e dello scrittore e responsabile dell’associazione culturale “Fondo Verri”, Mauro Marino, nonché delle letture delle attrici Sandra Maggio e Clara Camisa.

Nel libro Polo ripercorre le atmosfere di mezzo secolo fa, evocandone suoni, profumi e personaggi artefici di mille storie. L’autore fa ritorno nell’ex Convitto, dove all’età di tredici anni, nel 1965, da studente della Terza D, firmò il suo primo articolo sul giornale della scuola media statale “Ascanio Grandi”, “La Fucina”, nel quale scriveva: “L’avvenire è per me una cosa incerta, un libro da sfogliare lentamente con l’animo sospeso”.

In “Come eravamo”, impreziosito dalle immagini d’epoca del fotografo Michele Piccinno, che firma pure l’introduzione (la postfazione è del direttore di Leccecronaca.it, Giuseppe Pippo), vengono descritte situazioni e  sensazioni in parte non più ripetibili. Dalla “salame”, per dirla alla leccese, al krapfen, dai calzoni ai rustici fumanti, passando per il caffè Quarta, una delle icone della salentinità, al pari della cotognata Cesano di Oronzo De Matteis, che ancora oggi, e non solo nello storico bar di viale Marconi, delizia i palati più esigenti. Ma ci sono anche il ricordo dei libri usati e della boccettina d’inchiostro dove si intingeva il pennino per scrivere.

Nelle 166 pagine del libro, non mancano inoltre i riferimenti alla vivace stagione della comunicazione nel Salento: dalle esperienze in radio e tv locali, alle testate giornalistiche ed alle donne e uomini che hanno raccontato la storia di quegli anni, e che come lo stesso Raffaele Polo, continuano a raccontarla. Laureato in Lettere ed in Pedagogia, Raffaele Polo, si occupa soprattutto di critica d’arte, poesia dialettale e teatro. Fra gli ultimi lavori: “Altre Storie dal Salento” (Lupo editore), “Le Leccecronache”, “Edoardo e l’ultimo sogno” (QDB edizioni); “Le improbabili indagini dell’Ufficiale Rizzo” (Robin Edizioni). Per “Il Raggio Verde”, ha  pubblicato “LecceCronache dal Coronavirus”, “Taccuino introduttivo alla Letteratura salentina”, “Il Grande Bang” e “L’Arte nel Salento”.

 

Foto in  alto: Raffaele Polo