Politica/Ambiente - 25 Apr 2024

Lecce, 200 firme contro l’innalzamento dei limiti dei campi elettromagnetici

L’iniziativa è stata promossa da “Diritti e civiltà per Lecce”. Già inviata al sindaco Carlo Salvemini una lettera corredata dalle firme raccolte


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Mancano pochi giorni alla scadenza (30 aprile 2024) dei termini entro i quali i comuni possono esprimere il proprio parere (non vincolante) sull’innalzamento dei limiti dei campi elettromagnetici da 6 a 15 volt/metro deciso dal governo Meloni e approvato dal Parlamento il 30 dicembre scorso. Il candidato primo cittadino della lista “Diritti e civiltà per Lecce”, Agostino Ciucci, nei giorni scorsi ha inviato al sindaco Carlo Salvemini una lettera, corredata da circa 200 firme di cittadini leccesi raccolte nelle scorse settimane, per chiedere una moratoria e ulteriori studi per verificare i possibili danni alla salute pubblica derivanti da tale provvedimento.

L’iniziativa di Agostino Ciucci, che segue un convegno sull’argomento recentemente organizzato al museo Castromediano, ha trovato poi ulteriore spinta da una recentissima iniziativa apripista del Comune di Dobbiaco, il cui Consiglio comunale ha votato una delibera nella quale esprime l’opposizione a qualsivoglia aumento dei limiti sul territorio comunale evidenziando che “nessuna ragione, tecnica, economica o anche di semplice allineamento a dei valori limite superiori già vigenti in altri Paesi dell’Unione Europea, può giustificare un rischio di salute per la popolazione, nonché per l’intera biodiversità, intesa come flora e fauna, dell’ecosistema”.

“Quello che chiediamo al sindaco Salvemini – spiega Agostino Ciucci (in foto), candidato sindaco di Diritti e civiltà per Lecce – è di esercitare le prerogative che gli sono consentite in qualità di garante della salute dei propri cittadini. È nei termini per farlo, potrebbe quindi, come ha già fatto il Comune di Dobbiaco, emanare un’ordinanza contingibile ed urgente in modo da bloccare il provvedimento in attesa di ulteriori studi”.

“In questi giorni – continua il dottor Ciucci – i sindaci hanno ricevuto una informativa dall’Associazione Italiana Elettrosensibili nella quale si chiede di inibire o limitare, ove possibile, il potenziamento delle antenne sul proprio territorio, anche in considerazione del fatto che la mappatura delle reti mobili risale al 2021. Da ciò, potrebbe accadere che molte zone registrate come non servite o con una velocità limitata, hanno invece, fra il 2021 e il 2024 subito numerose implementazioni delle stazioni radio base. Da ciò, quanto meno i comuni dovrebbero controllare l’aggiornamento di queste mappe”. (m.b.)