L’iniziativa si è svolta nella mattinata di oggi, 3 dicembre 2024, in piazza Sant’Oronzo a Lecce
In occasione della “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, si è svolto nella mattinata di oggi, 3 dicembre 2024, in piazza Sant’Oronzo a Lecce, un flashmob per celebrare l’inclusione, l’accessibilità e il potere di trasformare l’impossibile in possibile. L’iniziativa è stata promossa dalla cooperativa sociale “L’Integrazione” con l’obiettivo di coinvolgere “uomini e donne, persone con disabilità e normodotati in una coreografia preparata dall’attore e pedagogo Carlo Durante, del Teatro Koreja di Lecce”.
“Make it possible” è un’attività che la cooperativa svolge nell’ambito del progetto “Rotte Variabili”, in collaborazione con Teatro Koreja, Adisu Puglia e con il patrocinio dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Lecce. All’evento hanno partecipato alcuni della scuola secondaria di secondo grado degli Istituti leccesi “Ciardo-Pellegrino” e “Galilei-Costa-Scarambone”.
“In serata – viene sottolineato in una nota degli organizzatori – spazio a Dinner impossible, un’occasione speciale presso le Officine Birrai, a Lecce, che dimostrerà come e quanto le abilità possano superare i pregiudizi. Durante la cena, infatti, lo staff di Officine Birrai lavorerà fianco a fianco con persone con disabilità, creando un momento di autentica condivisione e dimostrando che il talento non conosce barriere”.
«È fondamentale – dice Veronica Calamo, presidente della cooperativa L’Integrazione – centrare l’attenzione sui bisogni delle persone più fragili che trovano continuamente difficoltà nella loro vita. Purtroppo sono ancora tante, troppe, le barriere che ostacolano il libero movimento e la fruizione dei servizi e dell’offerta culturale dei luoghi e delle città che, quotidianamente viviamo. Simili iniziative devono servire proprio a sottolineare i disagi che quotidianamente si presentano e rivendicare proposte di miglioramento. Ogni giorno – conclude Calamo – combattiamo per i diritti delle persone con disabilità non con parole vuote, ma con fatti concreti, costruendo passo dopo passo un mondo più inclusivo».