Rassegna letteraria - 01 Gen 2025

“Paroleluoghi”, a Guagnano Antonio Galetta


Spazio Aperto Salento

Venerdì 3 gennaio 2024, alle 18.30, lo scrittore Antonio Galetta (in foto), originario di Ceglie Messapica, presenterà il suo romanzo “Pietà” (Einaudi, 2024), presso la sede dell’associazione “Lu Campanile” di Guagnano, in vico Roma. L’opera del giovane autore salentino (ha 26 anni) è risultata finalista alla XXXVI edizione del “Premio Italo Calvino!.

Si tratta del terzo appuntamento della seconda edizione della rassegna letteraria itinerante “Paroleluoghi”, patrocinata dal Comune di Guagnano e curata dal collettivo Tecla e dall’associazione Arci Rubik. Scopo della rassegna è quello di coniugare narrazione e territorio, luoghi fisici e luoghi letterari, promuovendo la scoperta e la conoscenza tanto degli autori e dei loro libri quanto dei luoghi del territorio di Guagnano che li ospiteranno.

IL LIBRO 

Al centro di questa storia c’è un paese in campagna elettorale che sembra uno scenario di guerra. Chi parla è un noi narrante spericolato – dentro cui si fondono l’interesse collettivo e l’egoismo, l’idealismo e il disincanto – che sposta febbrilmente gli occhi da «uno di noi» a «uno di loro» alla «donna che ci tradirà». Questo romanzo è un grimaldello: scardina le dinamiche silenziose del potere e facendolo mette a nudo noi. Senza pietà. I partiti candidati all’amministrazione di un anonimo paesino del Sud hanno nomi strani: c’è l’usato sicuro del «Calderone degli uscenti e degli ex-oppositivi», c’è «Casa dolce Casa» che vuole cambiare lo status quo, c’è la studiata vaghezza della «Delegazione locale di una Forza nazionale» e infine gli odiatori xenofobi di «Contro-Riace». Tra queste armate Brancaleone, nei giorni frenetici della campagna elettorale si scatena una lotta feroce e insieme sottile, senza esclusione di colpi, un gioco pericoloso in cui il bene pubblico si sfalda nel tornaconto privato. In questo libro troverete scene grottesche, amori e tradimenti, una galleria di insospettabili cittadini con le loro vite e i loro garbugli. Un inventore visionario, una profetessa dell’odio razziale, un prete, una miriade di politicanti dotati di molti interessi ma poche idee… E poi troverete una storia in prima persona plurale, raccontata da un «noi» temerario che coincide con le voci di chi, in paese, decide di scendere in campo e schierarsi. Il risultato è un’analisi sul potere lucidissima e divertente, che indaga i meccanismi sottili della persuasione, racconta il valzer del compromesso, i tentacoli della criminalità, le sofisticazioni della cosa pubblica. Antonio Galetta osserva l’infinitamente piccolo della provincia come se stesse guardando un diorama, un plastico, ma in realtà non fa altro che parlare di tutti noi, del nostro essere animali politici.