Venerdì 29 settembre, alle ore 19, presso “Bibliò - Biblioteca di comunità”, a Trepuzzi, presentazione del nuovo libro di Michela Marzano. Iniziativa promossa nell’ambito della rassegna “Leggere per Vivere”
Appuntamento della rassegna letteraria “Leggere per Vivere”, promossa dall’Amministrazione di Trepuzzi e organizzata dal consigliere comunale delegato alle politiche culturali, Giacomo Fronzi.
Venerdì 29 settembre, alle ore 19, presso “Bibliò – Biblioteca di comunità”, Michela Marzano, di origini salentine, docente universitaria, filosofa, saggista, scrittrice e già deputata, presenterà il suo ultimo lavoro edito da Rizzoli “Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa”. Dialogherà con l’autrice Anna Palmieri, docente di materie letterarie. Interverrà il sindaco Giuseppe Taurino.
Scheda del Libro
Michela Marzano invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli altri e con il nostro corpo.
Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha creduto, alla parità. Quella che va oltre le apparenze, “che premia indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come c’hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine”. Poi, però, come molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani, alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere – spazio, voce, pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire: come quella volta sul palco, lei che sognava di fare l’attrice e non riusciva a muovere un muscolo, divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l’istinto di ritrarsi per compiacere non l’abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi studenti, si trova a discutere l’eredità del #MeToo a cinque anni dalla sua esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall’altra lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature diamo alla parola “consenso”? Quando possiamo essere sicuri che un “sì” non nasconda un’esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare se stessa, guardandosi dentro con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti.