Appuntamento domenica 12 gennaio, alle ore 18, a Lecce. In programma brani di brani di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns e Maurice Ravel
La musica classica di scena domenica 12 gennaio, alle ore 18, nel Teatro Apollo di Lecce. Nell’ambito del cartellone della 55esima Stagione concertistica 2024-25, della Camerata Musicale Salentina presieduta da Gaetano Schirinzi, si esibirà il duo formato da Alessio Bidoli (violino) e Bruno Canino (pianoforte).
Riassunti nel titolo “La magia dell’arco”, i due musicisti, rappresentanti di altrettante generazioni di raffinati esecutori, proporranno brani di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns e Maurice Ravel. Info 0832 309901; 348 0072654; 348 0072655 (biglietteria).
Alessio Bidoli ha iniziato lo studio del violino all’età di sette anni. Nel 2006 ha conseguito il diploma con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida di Gigino Maestri. Successivamente, si è perfezionato alla Haute École de Musique del Conservatorio di Losanna e al Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal, all’Accademia Chigiana di Siena con Salvatore Accardo e all’Accademia Internazionale di Imola con Pavel Berman e Oleksandr Semchuk. Nel 2015 al Teatro di Chiasso in Svizzera è stato protagonista, insieme a Vittorio Sgarbi, del progetto teatrale “Il Fin La Maraviglia”, un racconto per immagini e suoni sul Barocco. È titolare della cattedra di violino al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. È direttore artistico dei Festival “Musica in Corte” a Crema e “Villa Mirabello Classica” a Milano. Suona uno Stefano Scarampella del 1902 che alterna con uno degli strumenti di suo nonno, il liutaio Dante Regazzoni, il cui laboratorio è parte integrante del Museo della Liuteria (MUSA) all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Bruno Canino, nato a Napoli, allievo di Vincenzo Vitale e di Enzo Calace per il pianoforte, e di Bruno Bettinelli per la composizione, presso i conservatori di Napoli e di Milano, si è distinto nei concorsi internazionali di Bolzano (“Ferruccio Busoni”) e di Darmstadt alla fine degli anni cinquanta. Ha iniziato poi una lunga carriera di concertista e camerista in tutto il mondo, durante la quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, András Schiff e Viktoria Mullova, (con la quale vince il Premio Edison nel 1980). Ha insegnato al Conservatorio di Milano per 24 anni ed è stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo ed è docente di musica da camera con pianoforte alla Scuola di Musica di Fiesole.