Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Carmelo Bene, avvenuta a Roma il 16 marzo 2002, la casa editrice salentina Kurumury, in collaborazione con il Centro studi Phoné, intraprende un nuovo percorso dedicato all’opera del poliedrico artista salentino nato a Campi Salentina nel 1937.
La nuova collana, denominata “Beniana”, diretta da Stefano Cristante e Simone Giorgino dell’Università del Salento (assieme all’attore Simone Franco sono i fondatori, nel 2018, del Centro studi Phoné), viene inaugurata dalla pubblicazione di due titoli.
Il primo è “Nota Bene” (Kurumuny 2022, pagg. 210) di Piergiorgio Giacché, un’antologia di comunicazioni, conversazioni, articoli e appunti dedicati a Bene dopo la sua morte, dal 2002 al 2022.
Il secondo è “Dentro ‘l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene” (Kurumuny 2022, pagg. 312) di Alessio Paiano. Il lavoro costituisce la prima lettura critica integrale ed inedita, del volume “‘l mal de’ fiori” (Bompiani, 2000), ultima opera pubblicata in vita da Bene e unica prova destinata esclusivamente alla forma poetica.
Contribuisce alla valorizzazione del lascito beniano anche un terzo libro, per la collana “Pensieri meridiani”, dal titolo “Carmelo Bene e altre eresie” (Kurumuny 2022, pagg. 184), a cura di Franco Ungaro, già direttore dei Cantieri teatrali Koreja ed oggi a capo di Ama, l’Accademia mediterranea dell’attore.
In foto: particolare della copertina del libro “Nota Bene” di Piergiorgio Giacché
Comunicato