Rubrica/Guardiamoci attorno - 13 Ago 2022

Lecce, buche, mattoni saltati ed aiuole tombate attorno alla Fontana di piazza Mazzini

Appello all’Enel per illuminare i getti d’acqua come avvenne negli Anni Settanta


Spazio Aperto Salento

Non si può certo sostenere che il grande quadrato pedonale di piazza Mazzini a Lecce, all’interno del quale è racchiusa la Fontana monumentale, sia mal tenuto. Tuttavia, le aggiustature di cui ha bisogno, servirebbero allo stesso tempo a renderlo esteticamente più godibile, e soprattutto sicuro per chi lo attraversa.

Lungo il suo camminamento, sono infatti buche, mattoni sollevati ed alloggiamenti tombati, che da una parte potrebbero appunto creare problemi per l’incolumità dei passanti, mentre dall’altra, rappresentano già una “bruttura”, evidentemente stridente col resto degli arredi, costituiti dalla stessa Fontana, dalle panchine in pietra e dai filari di alberi.

Le buche, tre in tutto, si trovano al centro del lato di fronte al quale s’apre l’ingresso della Galleria-Mazzini. Due più grandi ed una più piccola, si sono create a causa dei mattoni saltati, che con poco sforzo e poco denaro, potrebbero essere sostituiti in meno di un’ora. Molto più tempo, invece, ma non per questo tale da rappresentare un ostacolo insormontabile, è necessario per rimediare agli altri, molto più numerosi, che le radici di sei arbusti, stanno di giorno in giorno sollevando attorno agli alloggiamenti a suo tempo creati per ospitarli.

In tema di alloggiamenti, in un altro, situato dal lato della banca San Paolo, dell’albero è rimasta solo la base, che andrebbe rimossa a vantaggio di una nuova pianta. Dal lato della Coin, caduti gli alberi, altri due sono stati addirittura mattonati, quando meglio, invece, sarebbe stato piantarne altrettanti.

La bella piazza sorta all’indomani del Congresso Eucaristico Nazionale (1956), che richiamò circa 300mila fedeli da tutta Italia (da qui il suo secondo nome: piazza dei Trecentomila), e poi abbellita, negli Anni Settanta, con la costruzione della Fontana rivestita in marmo, merita, dunque, gli interventi sopra descritti. Che rispetto alla complessità del comparto urbano interessato, non sono poi gran cosa, tanto da poter essere effettuati a livello di manutenzione ordinaria. Se si potesse, poi, ridare alla Fontana la colorata illuminazione dei primi anni, sarebbe meglio ancora. In questo senso, lanciamo un appello all’Enel, che nel tempo, sempre nel capoluogo salentino, ha dato… luce a piazza Duomo ed alle facciate di Palazzo dei Celestini e della basilica di Santa Croce.

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Foto in alto: una delle buche da sistemare (© T.B.)

 

L’aiuola in attesa di un nuovo albero (© T.B.)

Mattoni prossimi a saltare a causa delle radici (© T.B.)

 

 

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