Rubrica/Guardiamoci attorno - 16 Apr 2022

Lecce, in viale Alfieri un marciapiede comodo e funzionale

Unica nota stonata le ingombranti plance abbandonate a ridosso del muro ristrutturato dell’ex ospedale


Spazio Aperto Salento

Alla città è stato restituito da tempo. Ma in tema di rifacimento, il lungo marciapiede che partendo dall’incrocio col viale intitolato al compositore Gioacchino Rossini (1792-1868), corre a ridosso della carreggiata destra dell’altro viale cittadino, intitolato al drammaturgo Vittorio Alfieri (1749-1803), è uno dei meglio riusciti.

Largo quanto basta per farsi comodamente percorrere da pedoni, ciclisti e monopattini, conta anche su un corridoio parallelo, che funge da salvagente rispetto al traffico automobilistico, anche perché intervallato da alberi di leccio. Fra un albero e l’altro, la terra rossa qua e là caratterizzata dalla rada vegetazione spontanea, è inoltre a disposizione dei cani al seguito dei rispettivi padroni.

Grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche a suo tempo realizzate ad angolo con le vie Torre del Parco, dal lato dell’incrocio col suddetto viale Rossini, e dall’altra parte con via Forlanini, consente anche l’accesso ai diversamente abili, a cominciare da coloro i quali si spostano in carrozzina.

Unica nota stonata, le numerose ed ingombranti plance pubblicitarie, che nei tratti in cui sono coperte dalle chiome degli alberi, sono praticamente abbandonate. Nel senso che sulla loro ampia superficie, non appare un solo manifesto di réclame. Tutte addossate al muro di cinta del vecchio ospedale Vito Fazzi, ne abbiamo contate una dozzina, più altre cinque o sei, che libere dalle chiome di cui s’è detto, sono invece regolarmente occupate.

Meglio, dunque, sarebbe rimuovere almeno quelle inutilizzate, così come pare sia stato fatto per le due, che a guardare i montanti rimasti fissati sui mattoni, non ci sono più. Così facendo, si renderebbe giustizia al muro che nascondono, e che al pari del marciapiede contraddistinto dal colore rosa scuro del mattonato, è stato restaurato, restituendo per altro alla pietra, il bel colore naturale bianco-giallo. E vale sottolineare, che al fine di salvaguardarlo, sul muro medesimo, più di una targa indica il divieto di affissione ai sensi dell’articolo 663 del c.p. (leggi: codice penale).

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Foto in alto: il bel marciapiede di viale Alfieri (© T.B.)

 

Il muro restaurato dell’ex ospedale “Vito Fazzi” (© T.B.)

Le plance pubblicitarie inutilizzate (© T.B.)

 

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