Rubrica/Guardiamoci attorno - 25 Feb 2023

Lecce, in vico Della Bagliva uno spicchio nascosto di Anfiteatro

Cancello e grata contornati da erbacce, impediscono la visione ai turisti in visita nel centro storico


Spazio Aperto Salento

La visione è negata da una grata a maglie mezza arrugginita, alla quale è pure impossibile avvicinarsi, a causa di un cancello in ferro debitamente chiuso con un lucchetto. Sotto la grata, in vico Della Bagliva, nel cuore di Lecce, a due passi dalla Colonna del patrono Sant’Oronzo, s’intravede uno spicchio dell’Anfiteatro romano, la cui parte emersa e visitabile, poco distante, rappresenta solo un terzo della sua grandezza. Lo spicchio fa parte del resto dell’antica struttura risalente all’Età Augustea (I-II secolo dopo Cristo), rimasta sepolta dopo la scoperta, avvenuta nei primi decenni del secolo scorso, durante la costruzione della sede della Banca d’Italia.

Per riportare alla luce l’intero Anfiteatro, capace di contenere 25mila spettatori, oltre ad alcuni edifici, si sarebbe dovuta abbattere pure la chiesa di Santa Maria della Grazia, innalzata alla fine del Cinquecento, ma l’idea non venne neppure presa in considerazione.

Lo spicchio appena appena visibile al di là della grata, si trova a ridosso dell’ingresso secondario della chiesa, anch’esso perennemente chiuso, così come si evince dall’erbaccia cresciuta vigorosa negli anni. Vico Della Bagliva, già Dei Forcinari, per via delle botteghe di posate esistenti nella zona dove c’era pure il Tribunale della Bagliva, mette in collegamento le vie Ernesto Alvino e Roberto di Biccari, ma è poco frequentato. Lungo una trentina di metri e  largo dai tre ai cinque, viene scarsamente utilizzato dai passanti, anche perché in parte occupato da sei contenitori dei rifiuti e quattro disadorne fioriere, una di cemento e tre di plastica.

Avidi di conoscenza, i turisti però lo frequentano, proprio per vedere la parte nascosta di Anfiteatro. Che in quanto tale, è più suggestiva di quella fruibile nella dirimpettaia piazza Sant’Oronzo. Almeno per loro, dunque, il cancelletto che impedisce di avvicinarsi, andrebbe aperto, e la grata mezzo arrugginita rimossa. Al suo posto, meglio un vetro trasparente, che consenta di vedere senza intoppi, quanto si cela sotto. E va da sé, che da rimuovere, sono pure le erbacce che continuano a crescere.

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Foto in alto:  erbacce a ridosso dell’ingresso secondario della chiesa di Santa Maria della Grazia (T.B. ©)

 

La grata sotto la quale ci cela il suggestivo spicchio di Anfiteatro (T.B. ©)

Vico Della Bagliva visto dall’ingresso di via Di Biccari (T.B. ©)

 

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