Villa comunale a parte, a Lecce città capoluogo con quasi 100mila abitanti, è la più… camminata, e solo per questo, quella che dovrebbe essere meglio manutenuta. Ma nonostante gli oleandri oggi rigogliosi e sfavillanti di fiori bianchi e rosa, la villetta di Porta Napoli compresa fra l’Ateneo dell’Università ed il Circolo Tennis “Mario Stasi”, non si può dire che si presenti al meglio. Almeno per quanto riguarda proprio il camminamento.
In otto punti, i mattoncini di forma quadrata e rettangolare, sono letteralmente saltati, aprendo così altrettanti larghi squarci che, a parte l’impatto visivo evidentemente negativo, costituiscono un pericolo per i cittadini. Anzi, per i cittadini e per i turisti, che numerosi la attraversano, anche per trovare riposo sulle dodici panchine in pietra sistemate sui due lati.
Per via delle aree-parcheggio che sorgono nei paraggi, la zona della villetta di Porta Napoli, per i turisti è proprio meta privilegiata, perché è proprio attraverso l’antica Porta concepita come Arco di Trionfo (venne costruita nel 1548 in onore dell’imperatore Carlo V, che a Lecce, però, non venne mai), che si immettono per la visita nel centro storico cittadino.
Ma tant’è. Sebbene la stagione turistica sia già in corso ed i turisti che visitano la Capitale del Barocco siano già davvero tanti, anche solo per motivi di decoro urbano, nessuno ha pensato di sistemare la pavimentazione della centralissima e frequentata villetta (anche dagli studenti, dai docenti e dal personale delle vicine sedi universitarie). Che oltre agli otto larghi squarci, nella stessa pavimentazione presenta altre criticità, relative ai piccoli mattoni saltati qua e là nell’area a forma di rettangolo allungato, in direzione dell’Obelisco eretto nel 1822 in onore di un altro regnante, Ferdinando di Borbone.
Per quanto sin qui detto, dunque, sistemare la pavimentazione della villetta di Porta Napoli, non solo è necessario, ma è anche urgente.
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Foto in alto: A destra ed a sinistra i mattoni saltati nella villetta di Porta Napoli
Un eloquente primo piano degli squarci nella pavimentazione
Turisti all’ombra nella villetta
“Guardiamoci attorno”:
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