• mercoledì , 29 Ottobre 2025

Lecce/Commissione consiliare - 29 Ott 2025

“A Lecce l’occupazione cresce per le fasce più anziane della forza lavoro”


Spazio Aperto Salento

L’occupazione cresce per le fasce più anziane della forza lavoro, a causa delle modifiche del sistema pensionistico e degli andamenti demografici. È quanto emerso nel corso della sesta Commissione consiliare del Comune di Lecce che si è svolta questa mattina, mercoledì 29 ottobre 2025, a palazzo Carafa, come prosecuzione della precedente seduta che aveva all’ordine del giorno “Mercato del lavoro e prospettive occupazionali: quali profili per la crescita dell’economia leccese”. Dopo l’introduzione dei lavori del presidente della Commissione, Bronek Pankiewicz, ha preso la parola Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio economico “Aforisma”. Quest’ultimo ha curato un’indagine socio-economica sulla provincia di Lecce.

“A causa delle profonde trasformazioni demografiche – si legge nel resoconto diffuso dopo la seduta della Commissione – i lavoratori con più di 50 anni sono diventati più numerosi di quelli di età compresa fra i 35 e i 49 anni: i primi sono quasi raddoppiati, mentre i secondi si sono ridotti. In sensibile riduzione anche il numero totale di occupati di età compresa fra 25 e 34 anni. Queste tendenze sono comuni all’intero Paese. Denatalità, declino demografico e crescenti squilibri generazionali rappresentano una questione nazionale, particolarmente rilevante al Sud, anche per le prospettive sul mercato del lavoro. In provincia di Lecce si rileva una significativa riduzione di popolazione residente nell’ultimo decennio, frutto della somma di due saldi negativi, quello naturale (nati meno morti) e quello migratorio interno (spostamenti di residenza verso altre regioni), non compensati dai valori positivi del saldo migratorio con l’estero (afflusso di popolazione straniera meno deflusso di italiani che vanno all’estero). Rispetto alla media nazionale, la popolazione diminuisce in maniera più consistente. A Lecce e provincia, inoltre, si registra un aumento dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione o sospensione di rapporto di lavoro, dovuto soprattutto ad un aumento delle domande accolte di NASpI. In sintesi, l’occupazione cresce, in uno scenario che rimane difficile, in particolare per quanto riguarda il divario di genere, la debolezza delle posizioni contrattuali, la stagnazione dei livelli salariali, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, l’evoluzione ancora insufficiente della domanda di lavoro per professioni qualificate. In questo scenario, per giunta, le tendenze generali stanno portando al declino demografico, alla contrazione della popolazione in età di lavoro e all’emigrazione dei giovani, in particolare di quelli in possesso di qualifiche più avanzate. I prossimi anni saranno cruciali per il futuro della città. La fine degli investimenti legati al Pnrr, l’evoluzione delle filiere produttive, le transizioni ecologiche e digitale disegneranno il quadro del mercato del lavoro”.