L’autrice salentina presenterà il suo libro "Volando nell'invisibile. Una pilota fuori dall'ordinario". Appuntamento giovedì 15 maggio 2015, alle ore 19, nel Chiostro del Convento “Madonna della Visitazione”
Evento culturale a Salice Salentino nell’ambito della rassegna “Il maggio dei libri”. Giovedì 15 maggio 2025, alle ore 19, nel Chiostro del Convento Madonna della Visitazione, la salicese Sabrina Papa, prima allieva-pilota d’aereo cieca in Italia, presenterà il suo libro “Volando nell’invisibile. Una pilota fuori dall’ordinario” (Cartabianca Publishing, 2024, pagg. 252).
Dopo i saluti istituzionali di Mimino Leuzzi, sindaco di Salice, Luigi Palazzo, assessore comunale alla Cultura, interverrà Antonio Giampietro, Garante regionale dei diritti delle Persone con disabilità. L’autrice dialogherà con il giornalista Rosario Faggiano. In caso di maltempo, l’incontro si terrà presso l’Info Point “Salice” (ex chiesetta “Santa Filomena”).
“Sabrina – si legge nella scheda del libro – fin dall’infanzia ha un sogno: volare. Un bel sogno, comune a tanti ragazzi e ragazze. Però lei ha qualcosa che le impedisce di dispiegare le ali: è cieca. Nonostante le difficoltà, riesce comunque a diplomarsi, a diventare un’esperta informatica e a lavorare all’Ibm di Roma. E la sua innata curiosità e voglia di sperimentare la portano anche a cimentarsi nell’arrampicata sportiva, ad andare a cavallo, a viaggiare per il mondo. Ma la sua passione per gli aerei è sempre lì, non è scomparsa, anzi, aumenta di anno in anno. Sabrina non si dà per vinta: è una capatosta, contatta associazioni di piloti con disabilità e comincia a volare. Dal piccolo Sky Arrow all’acrobatico Extra EA-200, sono tanti gli aerei che pilota in giro per i cieli d’Italia e di Francia, sempre affiancata da un istruttore, naturalmente. In questo libro, con una scrittura effervescente e una gran dose di autoironia, racconta proprio le sue esperienze di volo e gli spettacolari risultati che riesce a ottenere, ma anche le difficoltà quotidiane, la sua determinazione, l’aiuto che ha dato e ricevuto. Uno splendido esempio anche per chi si ostina a vivere tenendo gli occhi chiusi”. (red.)
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