Festival “Muse Salentine” - 05 Set 2021

Alessano, cinque nuovi appuntamenti con la musica antica e da camera

Dal 6 al 10 settembre, seconda parte del Festival “Muse Salentine”. I concerti si terranno nel Palazzo Sangiovanni, tutti con inizio alle 20


Spazio Aperto Salento

Dopo il successo da “tutto esaurito” delle tre serate d’agosto, il Festival internazionale “Muse Salentine”, torna ad appassionare gli amanti della musica Antica e da Camera e dei repertori vocali. La seconda ed ultima parte della rassegna voluta undici anni fa dal discografico belga Charles Adriaenssen, offrirà cinque appuntamenti, da domani, 6, a venerdì 10 settembre, tutti nell’accogliente sala concerti di Palazzo Sangiovanni, ubicata al civico 3 della centralissima Piazza Castello di Alessano, e tutti con inizio alle ore 20.

LUNEDI’ 6 SETTEMBRE

Di scena le tastiere (pianoforte, clavicembalo, piano elettrico Fender Rhodes)  dell’artista australiano Anthony Romaniuk. Al primo strumento si esibirà con opere di Béla Bartòk, Mozart, Beethoven, Bach, Federico Mompou, Gyorgy Ligeti, George Crumb e Dmitri Shostakovich. Di William Byrd, Johann Sebastian Bach, Jean-Philippe Rameau, oltre ad una da egli stesso composta, le musiche al clavicembalo. Al piano elettrico è infine previsto un repertorio attinto da Chick Corea e Bach.

Poliglotta della musica ed appassionato di jazz, Romaniuk ha studiato pianoforte classico alla Manhattan School of Music e clavicembalo e forte piano in Olanda. Come concertista classico, si accompagna  regolarmente alla violinista Patricia Kopatchinskaja ed al tenore Reinoud van Mechelen. La sua registrazione di debutto in qualità di solista, pubblicata da Alpha Classica, una delle etichette di Adriaenssen, è “Bells”.

MARTEDI’ 7

Duo tutto italiano per la seconda serata: Scipione Sangiovanni (piano) e Riccardo Calogiuri (chitarra). I due giovani musicisti eseguiranno lavori di Castelnuovo Tedesco, Domenico Scarlatti, Jean-Philippe Rameau, Isaac Albéniz, Manuel de Falla, Enrique Granada ed Astor Piazzolla.

Sangiovanni è uno dei pianisti più premiati nelle competizioni musicali internazionali, dal “Rina Sala Gallo” di Monza al “Top of the world” di Tromso. Docente di pianoforte al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, è artista Kawai dal 2010.

Quanto a Calogiuri, classe 1990, dopo il diploma col massimo dei voti, lode e menzione d’onore e la laurea di secondo livello in “Discipline Musicali” al Conservatorio “Piccinni” di Bari, si è specializzato a Siena (Accademia Chigiana) ed in Svizzera (Conservatorio di Lugano). All’attivo ha l’incisione di cinque cd, venti primi premi in concorsi nazionali ed otto in campo internazionale.

MERCOLEDI’ 8

Serata dedicata ai compositori russi Modest Petrovic Musorgskij e Sergei Sergeevic Prokof’ev, col pianista Sergei Redkin. Del primo è in programma una delle opere più conosciute al mondo, “Pictures at an exhibition” (Quadri da una esposizione), ripresa negli Anni Ottanta del secolo scorso dal famoso trio   anglosassone di rock progressivo, Emerson-Lake and Palmer; del secondo, la meno conosciuta ma bellissima Sonata per pianoforte n. 7.

Sergei Redkin, siberiano, ha iniziato a studiare pianoforte all’età di sei anni all’Accademia Statale di Musica, e si è poi formato al Conservatorio “Rimsky Korsakov”.  Dal 2017 è artista in residenza alla Music Chapel diretta da Louis Lortie. Nel 2021 ha vinto il secondo premio al Concorso pianistico “Queen Elisabeth”.

GIOVEDI’ 9

È la volta della Musica Antica suonata da Mauro Valli. Nativo di Sant’Agata Feltria, Valli discende dalla grande scuola di Camillo Oblach, il leggendario violoncellista prediletto da Arturo Toscanini per il suo “magico suono di velluto”. Per il Festival “Muse Salentine”, il musicista interpreterà Suites di Bach e di Gabrielli.

Membro fondatore e violoncello solista dell’Accademia Bizantina, Mauro Valli insegna Musica da Camera al Conservatorio di Bologna e tiene regolarmente “master class” di violoncello barocco al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. E’ anche primo violoncello nell’Orchestra Barocca del Teatro alla Scala di Milano e ne “I Barocchisti” di Lugano.

VENERDI’ 10

Per la serata conclusiva, il Festival si è affidato al violinista Giuliano Carmignola, che la rivista “Gramophone” ha definito “Il principe dei violinisti barocchi”. In programma le Suites di Bach.

Solista sotto la guida di grandi direttori d’Orchestra come Claudio Abbado, Carmignola, accademico della Reale Accademia Filarmonica  di Bologna e di Santa Cecilia, ha collaborato con Benedetti Michelangeli, Gatti, Marcon ed altri importanti musicisti. Le sue produzioni discografiche sono realizzate soprattutto per Sony Classical e Deutsche Grammophon.

A proposito della scelta settembrina della seconda e più nutrita parte della Rassegna, il discografico Adriaenssen ha così commentato: “Abbiamo voluto destagionalizzare la manifestazione per favorire la crescita di un flusso turistico diverso, pronto a scoprire le potenzialità del patrimonio culturale, artistico ed architettonico della terra salentina, che non è solo mare, sole e buon cibo, ma molto altro”.

Ed in tema di richieste di spostarla in contesti più grandi: “Per il momento vogliamo continuare a restare in questa zona (Alessano ed il Capo di Leuca, ndr), anche perché ci siamo resi conto, che assieme alla cultura, portiamo un certo incremento economico, dando lavoro alle strutture ricettive, ai ristoranti ed ai negozi. E tutto ciò è importantissimo”.

Toti Bellone
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In foto: Alessano, Palazzo Sangiovanni