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Cultura - 22 Set 2025

“All’ombra del bonsai. Piccoli pretesti per (forse) inquietare la mente, spesso indolente”

Il nuovo libro del salicese don Carmine Canoci: «È un’opera che non lascia indifferente il lettore perché contribuisce alla comprensione di temi sociali e culturali d’attualità»


Spazio Aperto Salento

Lo scaffale di autori salicesi si arricchisce di un nuovo prezioso volume. Don Carmine Canoci ha pubblicato, nelle scorse settimane, un interessante libro dal titolo «All’ombra del bonsai. Piccoli pretesti per (forse) inquietare la mente, spesso indolente» (sottotitolo «Autorisonanza su testi a caso di autori vari»).

L’opera (Etabeta, luglio 2025), si apre con la dedica «A chi, nonostante i nostri “mala tempora”, coltiva il seme dell’utopia, la passione per la profezia, il trionfo di un gioioso assurdo». Le successive pagine (in tutto 180) comprendono stralci di scritti letterari, giornalistici e poetici riguardanti la peculiare realtà contemporanea ed importanti “problematiche” sociali d’attualità. I diversi brani sono sempre accompagnati dal sagace “punto di vista” dell’autore, proposto anche come approfondimento dell’argomento trattato e “spiraglio dal quale riuscire comunque ad intravedere un piccolo spicchio d’azzurro del quale oggi se ne avverte un grande e urgente bisogno”.

Don Carmine offre, con una scrittura “immediata”, efficace e controllata, ambiti di “riflessione” coinvolgente e convincente, ma anche “chiavi di lettura” utili per “fornire” al lettore spunti e sollecitazioni per ulteriori approfondimenti personali.

I diversi contributi contenuti nell’opera sono quelli pubblicati da don Carmine su Spazio Aperto Salento, nella rubrica “All’ombra del bonsai” (complessivamente 13, tutti apparsi negli ultimi mesi del 2024), con l’aggiunta di quattro inediti: Giorgio La Pira inclusivo e decisivo; Ateismo o agnosticismo di adolescenti e giovani oggi; La parabola del tutto e del niente; Gli altri siamo noi.

I temi trattati nel volume sono diversi: dal lavoro alla maternità surrogata e uteri in affitto; dalla pace alla politica, religione, ateismo e società; dall’Azione cattolica al Presepe; dal Crocefisso a scuola all’abolizione dell’insegnamento della religione; dalla malattia a singolari argomenti di attualità (ad esempio: la proposta di consentire l’accesso dei cani “educati” al senato); e così via.

I brani commentanti dall’autore sono tratti dalla Bibbia o dal catechismo dei giovani, ma anche da opere di Bob Dylan, San Paolo VI, Jacques Maritain, Alessandro Traversi, Bruno Ferrero, don Primo Mazzolari, don Lorenzo Milani, don Giovanni Minzoni, Anna Rosa Aresta, Andrea Intini, Don Tonino Bello, Alessandro Pronzano, Ginevra Leganza, Pierangelo Bertoli, Marcello Marrocchi, Giuseppe Impastato, Gigi Proietti e don Marco Galanti.

L’articolata pubblicazione è completata da ulteriori scritti di autori contemporanei e dello stesso don Camine, che firma Bolle di buon senso, Voglia di primeggiare, Chissà chi lo sa e Lettera a Salomone, collocati nel volume in sette specifiche pagine denominate “Ai piedi del Bonsai”.

Il volume, scrive fra l’altro l’autore nell’introduzione, «può tornare utile, pur nel suo piccolo, per sapere intravedere i sentieri di percorrenza sui quali va il mondo oggi e scegliere il proprio, abiurando subalternità e anonimato».

«Nel Nuovo Testamento – evidenzia don Carmine – ritorna più volte la raccomandazione a saper leggere i segni dei tempi, cosa vuol dire? Il teologo Casiano Floristan in “Dizionario Sintetico di Pastorale” così spiega: I segni dei tempi sono gli avvenimenti storici sufficientemente densi, universali e ripetuti, colti dalla coscienza degli uomini, col significato speciale di rivelare la direzione verso cui si orienta consapevolmente l’umanità, in armonia con le sue necessità ed aspirazioni. I cristiani, e tra noi ce ne sono parecchi, hanno tanto da imparare per saper apprendere il linguaggio del tempo che ci è attorno per meglio coniugarlo con l’impegno dell’essere presenza viva nel mondo della storia quotidiana, da protagonisti (…)».

Questo nuovo libro di don Carmine Canoci, forse il più articolato della sua produzione letteraria di questi ultimi anni, è un’opera che non lascia indifferente il lettore perché contribuisce alla comprensione di temi sociali e culturali d’attualità. È un libro, insomma, che vale la pena tenere nella nostra libreria, per averlo sempre a portata di mano.

Rosario Faggiano
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Don Carmine Canoci ha già pubblicato: “Credi in Dio? Testimonianze e confidenze di fede presente o assente” (2019); “Laudamus Te!! Proposta di preghiera per oggi, con le ansie di oggi, in attesa del domani” (2020); “Laudamus Te!! Preghiera della sera” (2020); “Verbo di Dio e Verbo dell’uomo insieme si può. Letture di ispirazione cristiana…” (2021); “Va Pensiero… Semplice e comune storia narrata in punta di piedi non da smarrito profugo né da esaltato vincitore” (2022), “Il tesoro dello scriba. Omaggio a don Alessandro Pronzato, scriba fecondo e lucido dei nostri tempi. Pensieri a caso. Sfuggevoli riflessioni” (2023). Don Carmine ha anche promosso, in qualità di parroco della Chiesta “San Giuseppe” di Salice Salentino, il volume “Oltre le memorie, perché la forza dei ricordi, anche struggenti, sostenga la speranza” (La Pugliese Guagnano, 2000).

Nato a Salice Salentino il 21 febbraio 1949, Carmine Canoci viene ordinato sacerdote il 7 settembre 1974. Dopo i primi anni di sacerdozio da educatore nel seminario minore diocesano, nel 1976 viene nominato vicario parrocchiale nella parrocchia “San Nicola” di Brindisi e l’anno successivo a San Pancrazio Salentino nella parrocchia “SS. Pancrazio e Francesco d’Assisi”. Nel 1987 viene nominato parroco della parrocchia “San Giuseppe” di Salice Salentino e nel 2001 della parrocchia “Santa Maria Assunta”, sempre di Salice. Vi rimane fino al 2018 quando, per motivi familiari, chiede e ottiene di essere sollevato dall’ufficio di parroco. Da allora continua a svolgere il suo ministero come collaboratore pastorale per confratelli e per circostanze varie che ne richiedano la disponibilità. In questi ultimi anni si dedica, fra l’altro, a mettere ordine tra i suoi vari appunti, spesso pubblicandoli.

 

Foto in alto: don Carmine Canoci