Nardò/Intervento - 28 Ago 2023

Ampliamento Centro Porsche, interrogazione Pagliaro: “Espropri ingiusti, dov’è la pubblica utilità se l’azienda è privata?”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS


Spazio Aperto Salento

È un vero atto di prepotenza, l’esproprio che incombe sulle aziende dell’area intorno alla pista di collaudo Porsche di Nardò. Non si può accettare che vengano spazzate via realtà produttive del territorio, sacrificandole ad un mega progetto di espansione privato ed esterno. Ho presentato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano e agli assessori competenti, Delli Noci e Palese, per chiedere massima trasparenza su questa vicenda.

Gli avvisi di esproprio sono già stati recapitati, e gli imprenditori e i proprietari terrieri locali sono inermi di fronte a questo sopruso avallato dalla Regione. Nove piste in più rispetto alle dodici già esistenti: di questo parliamo. E poi edifici tecnici e amministrativi annessi, parcheggio, mensa, stazione di servizio, centro di valutazione e check-in, centro medico e molti altri edifici ancora. Una vera e propria cittadella che rischia di fagocitare ben 351 ettari di terreno tra Nardò e Porto Cesareo, senza che ai malcapitati proprietari dei suoli da acquisire venga in tasca la giusta compensazione pecuniaria, visto che la Regione è pronta ad espropriarli con la formula della pubblica utilità, nonostante il piano riguardi un’azienda privata.

Noi stiamo dalla parte dei 134 proprietari che chiedono giustizia, e denunciano il mancato coinvolgimento nei piani dell’azienda e della Regione. Tutto fatto sulle loro teste, senza consultarli, senza informali correttamente delle procedure in corso. E non basta la promessa di una riforestazione delle aree verdi incluse nella superficie da espropriare, a giustificare questo sopruso di cui chiedo conto nell’interrogazione urgente che ho presentato. Sono pronto a manifestare e ad alzare le barricate con i proprietari dei fondi, gli imprenditori e gli allevatori che vedono minacciato il loro sacrosanto diritto di proprietà.

Paolo Pagliaro
Consigliere regionale, capogruppo “La Puglia Domani”
Presidente MRS

 

Foto in alto: Paolo Pagliaro

 

Aggiormento 30 agosto 2023

 

Oggi, mercoledì 30 agosto, il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha diffuso, sul tema, la seguente nuova nota:

Ampliamento Centro Porsche Nardò, Pagliaro: “Piano imposto, elisoccorso e prevenzione incendi solo fumo negli occhi”

Mentre la Regione sbandiera un accordo da favola con il colosso Porsche, passando come un bulldozer sul diritto di proprietà di agricoltori, allevatori e titolari dei terreni di Nardò e Porto Cesareo da espropriare per l’espansione del Centro Tecnico di Nardò, il presidente Emiliano proclama che il Salento sarà famoso nel mondo per la Porsche. Affermazione che ci umilia, perché abbiamo ben altro di cui andar fieri e da esibire – arte e bellezza, cultura e tradizioni, imprese d’eccellenza che si impongono a livello nazionale ed internazionale – e non ci stiamo ad essere colonizzati dalle multinazionali ma rivendichiamo quel che ci serve per crescere: innanzitutto infrastrutture e connessioni moderne ed efficienti. Con tutto il rispetto per Porsche, siamo ben lieti voglia investire sul nostro territorio ma non sulla pelle di chi ha investito sudore e sangue nell’area di Nardò e Porto Cesareo e che ora, dopo gli espropri decisi a tavolino e notificati alla vigilia di Ferragosto, si vede proporre accordi bonari come alternativa, quando si tratta invece di un’imposizione di fatto. Questo vuol dire condannare a morte aziende floride insediate da lungo tempo sul territorio, e sfrattate da terreni di loro proprietà: un sopruso legittimato con la formula della pubblica utilità, nonostante il piano di sviluppo riguardi un’azienda privata. Se poi ci sono proprietari disposti a vendere, si agisca in trasparenza con regolare trattativa privata, ma non si ricorra allo spauracchio dell’esproprio per costringere alla resa ad un accordo bonario come male minore. Come al solito si passa ai ricatti per far ingoiare il rospo, e pazienza se qualcuno (ben 150 ignari proprietari) dovrà patirne. Il ricatto occupazionale: 500 nuovi posti di lavoro promessi; il ricatto delle opere di compensazione da realizzare: un “centro di elisoccorso con strutture sanitarie integrabili con il sistema sanitario regionale” ed un centro di prevenzione incendi. Specchietti per le allodole. La postazione di elisoccorso si realizzi, com’era peraltro già previsto, al Dea del Vito Fazzi di Lecce, ospedale cardine della sanità pubblica salentina in posizione senz’altro più centrale e strategica, anziché in una località sperduta. Se la mission dell’elisoccorso è svolgere un rapido intervento, svincolato da problemi logistici e di traffico che rallentano i mezzi terrestri, il paziente elitrasportato che atterri nel centro collaudo di Nardò dovrà essere trasbordato su un’ambulanza e da lì percorrere 27 chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino di Copertino, o 39 chilometri per arrivare all’ospedale di Lecce, oltretutto con strade strette e non lineari, intasate dal traffico in estate. E il fantomatico “centro prevenzione incendi anche a servizio del territorio intorno”? Che tipo di interventi potrà effettuare, visto che il soccorso tecnico urgente è di competenza dello Stato e quindi del corpo dei Vigili del fuoco? Fumo negli occhi per accecare con il miraggio di uno sviluppo non sostenibile, imposto senza la minima considerazione da chi è abituato a fare il padrone in casa d’altri”.

Paolo Pagliaro
Consigliere regionale, capogruppo “La Puglia Domani”
Presidente MRS

 

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