Presicce-Acquarica - 03 Nov 2022

Appello della Sezione Sud Salento di Italia Nostra: “Salviamo Celsorizzo dall’inutile cemento”


Spazio Aperto Salento

“Salviamo Celsorizzo dall’inutile cemento”. La Sezione Sud Salento di Italia Nostra lancia un appello per “tutelare” il sito medioevale alla periferia di Presicce-Acquarica, sulla strada per Torre Mozza. In un comunicato diffuso ieri, viene reso noto che all’appello hanno già aderito 50 esperti ed intellettuali salentini, operanti in diversi ambiti accademici, scientifici, sociali, culturali ed artistici.

“Sono le prime 50 adesioni – viene spiegato – pervenute alla Sezione Sud Salento di Italia Nostra in relazione all’appello lanciato dalla stessa Associazione nella giornata del 31 ottobre perché venga bloccata la lottizzazione, prevista in prossimità di Celsorizzo che, se realizzata, determinerà la cementificazione di una vasta area di territorio dall’alto valore ambientale, paesaggistico ed agricolo, precludendo le visuali panoramiche sulle testimonianze storico-architettoniche presenti nel sito. Nell’appello si chiede inoltre che, in alternativa alla lottizzazione, sia realizzato un Parco periurbano con finalità ambientali, culturali e sociali in modo da creare un’area per tutelare l’equilibrio idrogeologico, aumentare la biodiversità, realizzare gli orti sociali, incentivare le attività sportive all’aperto, evitare le isole di calore e promuovere il turismo sostenibile”.

L’area Celsorizzo è ritenuta dagli esperti molto rilevante, anche per l’abbinamento fortificazione/masseria-torre colombaia e per la presenza dell’interessante Cappella di San Nicola (con affreschi) all’interno della torre. L’insediamento, così come appare attualmente, risale intorno al XV secolo.

Nel volume “Masserie del Salento” (Capone Editore, 1994), gli autori Cesare Daquino e Pierluigi Bolognini alle pagine 93-94-95 si soffermano su questo sito. “L’elemento più importante di questo insediamento – fra l’altro scrivono – è costituito dalla magnifica torre a base quadrata che domina su tutto l’abitato di Acquarica: con i suoi tre piani è altissima e sembra in questo modo voler superare la sua ubicazione nella parte più avvallata del territorio acquaricese. (…) A trenta metri dalla masseria, in direzione nord, c’è una bella torre colombaia cilindrica divisa esternamente in due livelli da un cordolo a superficie piatta; il livello più basso si presenta a leggera scarpata”.

Di seguito le prime 50 adesioni all’appello della Sezione Sud Salento di Italia Nostra (ma in queste ore ne stanno pervenendo molte altre): Paul Arthur, presidente della Società degli Archeologi medioevalisti italiani; Carlo Alberto Augieri, docente di Critica letteraria, Unisalento; Ennio Cillo, già magistrato; Vito Russo, scultore; Maurizio Nocera, scrittore; Fabio Modesti, esperto in Politiche della conservazione della natura; Edoardo Winspeare, regista; Giuseppe Serravezza, oncologo; Alessandro Ponzetta, agronomo; Augusto Fonseca, scrittore e traduttore lingue slave; Santo Prontera, direttore del periodico “Nuova Taurisano”; Cristina Caiulo, architetto esperta in restauro monumenti; Antonio D’Aprile, architetto e consigliere delegazione Adi Puglia e Basilicata; Antonio Monte, architetto e ricercatore Cnr Lecce; Paolo Vincenti, giornalista e scrittore; Roberto Giannì, architetto; Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte contemporanea, Unisalento; Eugenio Imbriani, docente di Antropologia, Unisalento; Francesco D’Andria, docente emerito di archeologia, Unisalento; Roberto Gennaio, naturalista e autore; Bruno Vaglio, agronomo naturalista; Antonio Bonatesta, docente di Storia contemporanea, Università di Bari; Biagio Malorgio, presidente provinciale U.Di.Con Lecce; Giuseppe Mazzeo, avvocato e delegato Sezione Jonico leccese della Lipu; Fernando D’Aprile, giornalista; Antonio Costantini, studioso del paesaggio rurale salentino; Angelo Salento, docente di Sociologia economica e del lavoro, Unisalento; Andrea Novembre, architetto e designer; Luigi De Bellis, docente di Fisiologia vegetale, Unisalento; Michele Miulli, colonnello del R.I.S. dei Carabinieri; Andrea Mantovano, architetto e autore; Giovanni Giangreco, storico dell’arte; Raffaella Cassano, docente di Archeologia classica, Università di Bari; Angela Barbanente, docente di Pianificazione territoriale, Politecnico di Bari; Lorenzo Capone, editore; Michele Mainardi, geografo e scrittore; Massimo Melillo, giornalista; Carmine Cerullo, presidente provinciale Lilt Lecce; Anna Trono, docente di Geografia economico-politica, Unisalento; Salvatore Colazzo, docente di Pedagogia sperimentale, Unisalento; Regina Poso, già docente Unisalento; Nicolangelo Barletti, architetto e urbanista; Giancarlo Colella, giornalista; Giuseppe Ferro, agronomo e componente dell’Accademia dei Georgofili; Rita Auriemma, docente di Archeologia subacquea Unisalento; Fernando Miglietta, architetto e direttore della rivista “Abitacolo”; Ludovico Maglie, agronomo; Mario Spedicato, presidente Società di storia patria per la Puglia – Sezione di Lecce; Elio Ricchiuto, ingegnere; Franco Simone, cantautore. (r.f.)

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In foto: un’immagine di Celsorizzo