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Provincia di Lecce - 15 Feb 2021

“Blu European Festival” a Gallipoli, presentata oggi l’iniziativa

Sei Paesi e sei città insieme per promuovere i piccoli borghi di pescatori, appuntamenti dal 16 al 22 febbraio 2021


Spazio Aperto Salento

Gallipoli capitale italiana del Blu European Festival. Per una settimana a partire da domani, martedì 16 febbraio, un ricco programma di attività metterà infatti la cittadina salentina e il suo borgo di pescatori in connessione ideale e artistica con altre comunità del Mediterraneo nell’ambito del progetto co-finanziato dal programma Cosme dell’Unione Europea.

Stamattina, nell’aula consiliare di Palazzo dei Celestini, sede della Provincia di Lecce, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, cui hanno preso parte il presidente della Provincia e sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, l’amministratore unico di Agriplan (ente capofila del progetto) Michelangelo De Palma, il presidente della cooperativa leccese Pazlab Matteo Serra.

Quattro talk, due experience, due degustazioni per “accendere” le riflessioni sul tema di addetti ai lavori, giornalisti ed esperti da ogni parte d’Italia; poi una mostra fotografica in contemporanea nei sei Paesi coinvolti sotto l’hashtag Blu Memories e una performance teatrale.  E tanti partner che si sono ritrovati in un progetto che punta ad elevare i piccoli borghi a grandi attrattori turistici, e che vede capofila Agriplan insieme a Comune e Provincia di Lecce: Consorzio Puglia Best Wine, Distretto Puglia Creativa, Legacoop Puglia, InnovAction, Salento 4 Season, Xgraph (patrocinio di Puglia Sounds) e PazLab, come già detto azienda creativa selezionata per raccontare graficamente il Festival grazie alle immagini coordinate dei sei Paesi protagonisti.

Il progetto

Sei Paesi dell’UE, sei piccoli borghi di pescatori:  Pyrgos in Grecia, Bermeo in Spagna, Viana do Castelo in Portogallo, Durres in Albania, Herceg Novi in Montenegro e Gallipoli in Italia. L’obiettivo è quello di creare in prospettiva un marchio “made in Europe” che, partendo dal basso, unisca in un percorso di valorizzazione delle le storie e tradizioni locali, di protezione del mare e di promozione anche economica di queste piccole comunità, che saranno accomunate da un’unica immagine esaltando però al contempo le loro identità. Con il Blu European Festival si dà infatti forma a un sistema di azioni destinate alla valorizzazione delle industrie culturali e creative locali – dalla musica alla letteratura, dall’arte al food e all’artigianato – che consentirà tra l’altro a questi borghi di realizzare una reale destagionalizzazione turistica.  A causa delle restrizioni legate alle misure di precauzione in vigore in questo periodo, le attività saranno prevalentemente in remoto, mentre per Blu Memories, il progetto fotografico che mette in rete i sei borghi di pescatori anche dal punto di vista visuale, si sta decidendo il da farsi in queste ore. Non è escluso che l’inaugurazione della mostra, prevista presso la Galleria dei due mari, possa slittare a giugno, in concomitanza con la “Settimana della cultura del mare”, prevista a Gallipoli per giugno.

“È motivo di grande orgoglio per noi rappresentare l’Italia in questo Festival, e confrontarci con realtà lontane geograficamente così lontane ma al contempo così simili come stile di vita”, ha spiegato il presidente Minerva.

“Non è stato facile realizzare questo Festival in un periodo così complicato” – ha aggiunto De Palma – ma dobbiamo lavorare ancora molto per dare ragione a chi sostiene che la Puglia sia la regione più bella del mondo, e per portare ai nostri territori turismo responsabile. Le statistiche dicono che la permanenza media dei turisti balneari non supera 4 giorni: noi dobbiamo fare in modo che questi turisti diventino viaggiatori, ovvero visitatori desiderosi di cimentarsi e mischiarsi con le località locali per fare esperienze vere. A tutto questo – ha concluso – il Blu European Festival contribuirà con i suoi pescatori, ma anche con i suoi artigiani, i suoi artisti e tutta la comunità”.

“Con l’impegno già da ora – ha detto Serra – di poter replicare il Festival il prossimo anno, quando l’emergenza sarà finita”.


Programma attività