Salento/Agricoltura - 10 Gen 2023

Caldo anomalo: piante fuori controllo con ciliegi, mandorli e peschi già fioriti


Spazio Aperto Salento

Il mondo agricolo è in subbuglio in questi giorni, la preoccupazione degli imprenditori è tangibile a causa degli effetti imprevedibili dell’andamento climatico dell’ultimo periodo. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte è legata all’andamento climatico e di conseguenza non sempre le belle temperature  e il caldo anomalo fanno bene all’agricoltura. Da un’analisi della Coldiretti, l’anno appena trascorso sembra sia stato l’anno più “bollente” mai registrato in Italia, con la conseguente riduzione delle precipitazioni. Tutto questo ha mandato in tilt il mondo vegetale. Le piante, infatti, risentono in modo diretto dell’andamento climatico; ecco perché in questi giorni stiamo ammirando in anticipo le bellissime fioriture che avremmo dovuto vedere in primavera.

Il caldo anomalo fuori stagione sta sfalsando il ciclo biologico delle piante, a cominciare dagli ortaggi, cicorie, finocchi, rape, broccoli, verze, spesso rimasti in campo perché l’anticipo della maturazione ha danneggiato la qualità del prodotto e quindi il prezzo è crollato anche a causa della produzione abbondante. Sempre a causa del clima, le coltivazioni arboree, in particolare ciliegi, mandorli e peschi che in questo periodo dovrebbero stare a riposo vegetativo con temperature vicine allo zero, stimolate dal caldo anomalo sono fiorite con la conseguenza che in caso di abbassamento delle temperature o peggio ancora di gelate, sicuramente tutti i fiori sono destinati a seccare e quindi a cadere con notevole perdita di frutti e danni difficilmente stimabili.

Anche gli agrumeti sono in fase di fioritura, invece che a primavera inoltrata, quindi sicuramente a rischio gelate, con risultati negativi sulla produzione, così come gli alberi di olivo sono in fase di vegetazione, fenomeno singolare ed anomalo che non farà bene alle piante. Per quanto riguarda i vigneti, il cambiamento climatico negativo si ripercuote sulla potatura, tale operazione si dovrebbe eseguire in pieno riposo vegetativo della pianta,  al fine di evitare il “pianto” al taglio dei tralci, (il pianto è il versamento della linfa a causa del taglio quando la pianta è ancora in vegetazione), pertanto è opportuno e consigliabile posticipare la potatura sperando che arrivi qualche giorno di freddo.

Infine non è da trascurare il fatto che le temperate basse uccidono molte larve dannose che possono mettere a rischio malattie alle piante; l’assenza del freddo, dunque, contribuisce a stimolare e moltiplicare molte delle patologie fungine e da insetti. Insomma, tra clima impazzito e aumento dei costi delle materie prime, come concimi, carburanti, energia elettrica, piantine, sementi, manodopera, le imprese agricole non attraversano un periodo felice.

L’unica buona notizia arriva dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 5 del 7 gennaio 2023, del Decreto 23 dicembre 2022 recante la “Dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nei territori della Regione Puglia dal 1° Gennaio al 30 Settembre 2022”,  Il provvedimento è consequenziale alla siccità persistente per tutto il periodo di riferimento che ha determinato la perdita di un terzo delle produzioni agricole. La speranza è che gli aiuti arrivino in tempi ragionevoli per dare sollievo agli imprenditori che devono affrontare un’altra campagna piena di imprevisti.

Tonino Corigliano
(Già Perito agrario del Comune di Salice)

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Nelle due foto: un albero già fiorito nelle campagne del Nord Salento (8 gennaio 2023)