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Filcams Cgil e Ultucs Uil - 31 Ago 2025

Cambio di appalto all’Adisu Puglia, lunedì sciopero

Filcams Cgil e Uiltucus Uil: “Non garantita la salvaguardia dei livelli retributivi”


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Sciopero del personale che segue il servizio di facility management e manutenzione di residenze e uffici all’Adisu Puglia. A Lecce Filcams Cgil e Ultucs Uil hanno organizzato contestualmente anche un presidio, davanti all’ingresso della sede di via Adriatica, a partire dalle ore 9 del 1° settembre. Lo sciopero proseguirà anche martedì 2 settembre. Proprio lunedì prossimo è previsto il cambio di appalto del servizio, con l’azienda Meit Multiservices srl che gestirà l’intero appalto (mentre finora condivideva le attività con Vivenda).

“Durante gli incontri svolti negli ultimi giorni tra organizzazioni sindacali, Adisu Puglia e impresa – si legge in una nota di Filcams Cgil e Ultucs Uil – non si è raggiunto un accordo sulla procedura di passaggio del personale. Le condizioni contrattuali proposte dall’impresa appaltatrice non garantiscono la salvaguardia dei livelli retributivi oggi in vigore per tutti i lavoratori del lotto 2 (sede di Lecce) e per una parte di quelli impiegati nel lotto 1. Sulla sede di Lecce, circa 30 dipendenti su 50 si vedranno decurtare sensibilmente la busta paga: Meit Multiservices infatti applicherà il contratto collettivo Multiservizi (come previsto dalla gara di appalto). Quel che contestano le organizzazioni sindacali è la mancata salvaguardia dei livelli retributivi prevista dalla clausola sociale per quei lavoratori inquadrati con il contratto collettivo del Turismo, che garantisce mediamente una retribuzione superiore (200 euro in media). Una situazione, già formalizzata nel verbale di mancato accordo, che rappresenta un grave rischio di peggioramento delle condizioni contrattuali e reddituali dei dipendenti coinvolti. Per questo Filcams e Uiltucs hanno proclamato dapprima lo stato di agitazione e poi un pacchetto di 48 ore di sciopero a partire dal 1° settembre. Contestualmente, è stata inviata una richiesta di convocazione urgente della task force regionale per l’occupazione, per avviare un confronto in sede istituzionale, affrontare le criticità emerse e individuare soluzioni che tutelino pienamente i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.

 

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