Attualità - 12 Mar 2025

“Capitale italiana della Cultura 2027”: il titolo conferito a Pordenone

Fra le 10 finaliste in corsa per il riconoscimento, anche le pugliesi Gallipoli, Brindisi ed Alberobello. Il sindaco di Gallipoli Minerva: “Il nostro cammino non si ferma qui: è solo parte di un progetto che darà frutti tangibili, per la città e per chi la vive. Ancora, un augurio di buon lavoro a Pordenone”


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È Pordenone la “Capitale italiana della Cultura 2027”. La decisione della giuria di esperti, che ha valutato complessivamente dieci candidature (tra cui le pugliesi Gallipoli, Brindisi ed Alberobello), è stata resa nota nella mattinata di oggi, mercoledì 12 marzo 2025, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma. Alla cerimonia per la proclamazione, sono intervenuti il ministro Alessandro Giuli (che ha dato l’annuncio ufficiale) e il presidente della giuria, Davide Maria Desario.

Presenti, fra gli altri, i rappresentati di tutti Comuni finalisti (Pordenone, Gallipoli, Brindisi e Alberobello, Aliano, La Spezia, Pompei, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza e Savona).

“Anche se Gallipoli non ha ottenuto il titolo di Capitale italiana della Cultura – commenta Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli – siamo comunque orgogliosi e soddisfatti del percorso fatto. La candidatura è stata un’occasione straordinaria per mettere in luce la nostra visione, le nostre potenzialità e la ricchezza del nostro patrimonio culturale. Per molti, fino a qualche anno fa, sarebbe stato impensabile accostare la parola cultura alla città di Gallipoli, cioè pensare alla possibilità per la città di essere riconosciuta a livello nazionale per il tema culturale”.

Stefano Minerva

“É un altro sogno raggiunto – continua il primo cittadino – grazie al lavoro quotidiano. Abbiamo tracciato obiettivi chiari e ambiziosi e ora il nostro impegno è trasformarli in progetti concreti, perché crediamo che la vera forza stia nella capacità di realizzare. La cultura, per noi, non è solo un titolo, ma un motore di crescita e di cambiamento, uno strumento di coesione e innovazione. Continueremo a lavorare con determinazione per rendere Gallipoli un punto di riferimento culturale, dimostrando che la concretezza è alla base di ogni risultato duraturo. Il nostro cammino non si ferma qui: è solo parte di un progetto che darà frutti tangibili, per la città e per chi la vive. Ancora, un augurio di buon lavoro a Pordenone”. (red.)

 

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Capitale italiana della Cultura 2027 – La proclamazione