Anniversario - 22 Mag 2024

Centenario della morte di Matteotti, un dibattito pubblico a Salice

Giovedì 23 maggio, alle 19, nel chiostro del convento “Madonna della Visitazione”


Spazio Aperto Salento

“L’attualità del pensiero politico di Giacomo Matteotti”. È il tema del dibattito pubblico che si terrà giovedì 23 maggio, alle 19, nel chiostro del convento “Madonna della Visitazione” a Salice Salentino. L’incontro, che alle 18 sarà preceduto dalla deposizione di fiori sulla nuova insegna in via Giacomo Matteotti, è stato promosso dal Comune e dalla Provincia di Lecce in occasione del centenario della morte del grande uomo politico italiano, convinto antifascista, più volte deputato.

Al dibattito interverranno Stefano Minerva, presidente della Provincia, Mimino Leuzzi, sindaco di Salice, Biagio Marzo, deputato dalla IX all’XI legislatura, Mario Gianfrate, storico, Francesco Somaini, docente universitario, Francesca Sirsi, responsabile Udu UniSalento. Modera Marco Ligori, consigliere comunale delegato alle Politiche sociali e Pari opportunità.

“La politica di Matteotti – dice il sindaco Leuzzi – oggi è quanto mai attuale, non solo per la sua capacità di essere uomo libero ma anche per quel pensiero moderno di cui era portavoce allora e per quell’idea di politica come servizio e arte nobile, sempre dalla parte della verità, del popolo, degli ultimi”.

“Giacomo Matteotti – sottolinea il consigliere Ligori – è un uomo moderno per l’epoca in cui ha vissuto. La sua Politica è attuale in quanto era un uomo di sinistra concreto che è riuscito, ad esempio, a cambiare il destino degli ultimi, dei contadini della sua terra che vivevano nella povertà assoluta. E questo rappresenta una lezione per una certa area politica e su come deve stare in campo, dal momento che proprio questa è la sua ragione fondante: lottare contro le disuguaglianze. Al contempo, Matteotti trasmette un insegnamento a tutti noi: è stato il più strenuo avversario del fascismo, il più deciso difensore del Parlamento, della democrazia e dello stato di diritto e in un tempo, quello attuale, in cui si rischia la presenza di democrazie autoritarie e plebiscitarie, in cui si vuole una sola figura al comando, la sua storia ci interpella direttamente. La sua lezione è che in politica occorre avere una visione. Egli aveva capito, prima degli altri, la pericolosità del fascismo inteso come sistema e lui non si tirò indietro: non ebbe paura di sfidarlo. Giovedì – conclude Ligori – parleremo della statura politica di quest’uomo alla presenza di importanti storici e studiosi senza dimenticare come il suo esempio, le sue gesta si riflettono sul mondo d’oggi”. (red.)

© Riproduzione riservata

 

 

Nuova insegna in via Giacomo Matteotti