Attualità - 11 Gen 2024

Ciccarese “custode” delle grandi Grotte dell’area adriatica salentina


Spazio Aperto Salento

“Incarico di supporto scientifico in ambito speleologico alle attività inerenti agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e alle attività finalizzate alla valorizzazione scientifica”. Con questo dettato, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, ha rinnovato nei giorni scorsi allo studioso Gaetano Ciccarese (in foto) di Castro, la nomina di “custode” delle grandi Grotte ricadenti nell’area adriatica salentina.

Meglio conosciuto come Ninì, Ciccarese, giornalista già corrispondente da Castro e paesi limitrofi della Gazzetta del Mezzogiorno, nonché albergatore di lungo corso (suo lo storico “Orsa Maggiore” di Castro Marina), sin dal 2000 è l’incontrastato “patron” delle grandi Grotte, a cominciare da quella dei Cervi di Porto Badisco, che unitamente alle celeberrime Lescaux in Francia ed Altamira in Spagna, collocano il Tacco d’Italia fra i tre siti più importanti d’Europa e fra i primi al mondo. Senza interruzioni, da quell’anno Ciccarese, che in ambito speleologico ha collaborato e continua a collaborare con Università degli Studi, Associazioni, Enti e riviste specializzate, oltre alla Grotta dei Cervi ricca di 3000 preziosissimi  pittogrammi, i disegni impressi sulla roccia dall’uomo preistorico col guano dei pipistrelli e l’ocra rossa, ha badato e continua a badare alle Carlo Cosma e Spagnoli di Santa Cesarea, alla Zinzulusa ed alla Romanelli di Castro, ed all’Aurora di Otranto, quest’ultima scoperta solo nel 2021, sul costone roccioso del litorale otrantino compreso fra la baia dell’Orte ed il Faro di Punta Palascia.

In tutti questi anni, con passione, spirito di abnegazione e professionalità, lo studioso ha segnalato alla Soprintendenza anche la più piccola delle criticità, ed ha inoltre guidato nelle Grotte una folta schiera di esperti, giornalisti, scrittori e fotografi, molti dei quali stranieri, che con pubblicazioni e servizi televisivi e cinematografici, le hanno fatte conoscere e rese famose in ogni angolo del pianeta. Fra di essi, Osvaldo Bevilacqua di “Sereno Variabille”, Maro Tozzi di “Sapiens”, Laura Brogi Riccetti di “Mediaset”, i reporter Leonello Bertolucci e Dodo Milella, ed un importante archeologo francese, Denis Vialou, che attraversò il laghetto della Grotta dei Cervi con scarpette estive e calzini, ma anche l’attuale rettore di UniSalento, Fabio Pollice, il docente di sociologia Stefano Cristante ed il dirigente dell’Istituto alberghiero di Santa Cesarea, Paolo Aprile.

Toti Bellone
© Riproduzione riservata