Lecce/Mostra - 08 Dic 2022

“Diffusione e collezionismo della cartapesta a Lecce”

Opere di grandi maestri della cartapesta in mostra nell’ex chiesa di San Sebastiano da sabato 10 a venerdì 30 dicembre


Spazio Aperto Salento

I grandi maestri del passato ed alcuni, già affermati, di oggi. Le rispettive opere in cartapesta, saranno in mostra da sabato 10 a venerdì 30 dicembre, e dunque in pieno clima natalizio, nel salone della Fondazione Palmieri di Lecce, allocata al civico 15 di vico dei Sotterranei, nell’ex chiesa di San Sebastiano. Dal titolo: “Diffusione e collezionismo della cartapesta a Lecce”, oltre a quelle degli artisti ancora in attività (Marcella Donno, Mario Didonfrancesco e Cosimo Casarano), annovera le altre di alcuni Anonimi, e dei grandi maestri del passato, appunto, per un totale di 47 lavori. Statue di soggetto sacro, soprattutto, in testa Santi e Madonne, ma anche Presepi e Natività, maschere del carnevale e figure allegoriche. Fra tutte, spiccano un San Sebastiano di Anonimo ed una Sant’Anna con la Vergine bambina.

I maestri del passato che rivivono nella mostra, curata dallo studioso di arte e tradizioni salentine Valerio Terragno, sono Antonio Maccagnani (a lui è intitolata, nel capoluogo salentino, la storica Galleria di corso Vittorio Emanuele), Raffaele Caretta, Giuseppe Manzo, Pietro Indino (in foto una sua opera “Le quattro stagioni”), Angelo Capoccia (nel 1994, in occasione della visita nel Salento, una sua opera venne donata a Papa Giovanni Paolo II), Antonio e Giuseppe Malecore, Attilio Gallucci, Giuseppe ed Angelo Colella, Achille De Lucrezio, Pietro Surgente e Luigi Guacci (fu il primo ad impiantare uno stabilimento industriale per la produzione di statue e bambole).

Grazie ai contatti culturali con Napoli, l’arte della Cartapesta approdò a Lecce a partire dal Seicento. Etichettata come “barocco minore”, si affermò di pari passo con il più ampio fenomeno artistico del “barocco”. Qualche decennio più tardi, quasi soppiantò le produzioni in pietra, marmo e legno, soprattutto perché ad essa fecero ricorso gli Ordini religiosi e le Confraternite, e sulla loro scia, anche l’aristocrazia ed i ricchi borghesi, sino a fare capolino, nel Settecento, nelle case del popolo. La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.30. Per informazioni, il numero da contattare è: 338-4726176.

Toti Bellone
© Riproduzione riservata