Ieri mattina il sindaco Ronny Trio e il vicesindaco Martina Gentile hanno incontrato i tre giovani surbini
Miriam Gatto, Francesca Bruno e Lorenzo Bonanno sono gli atleti surbini che hanno partecipato ai campionati italiani di Kata, tenutisi domenica scorsa, al PalaPelliccone di Ostia Lido (Roma), valevoli per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo.
I tre giovani si erano qualificati ai campionati Kata dopo aver svolto le fasi regionali, a Taranto, qualificandosi per il sogno azzurro. Un tatami prestigioso quello del PalaPelliccone, che seppure non ha consentito ai tre atleti di volare a Tokyo, li ha inseriti a pieno titolo tra gli astri nascenti delle arti marziali.
Gli atleti, dell’associazione surbina Ki Mugon, sono allenati dal maestro Gabriele Bruno, istruttore tecnico quarto dan Fijilkam, da anni impegnato nella promozione della pratica del karate-do e del Ju-jitsu, arti marziali antiche che rappresentano un’opportunità di sviluppo della persona e che sono particolarmente utili a bambini e adolescenti, non solo dal punto di vista dell’educazione psicomotoria e della crescita dell’autostima.
Anche per i valori che questi giovani hanno dimostrato di possedere, l’Amministrazione comunale di Surbo, ieri mattina, ha voluto riceverli presso la Sala Consiliare del Palazzo di città, al fine di “esprimere gratitudine per aver rappresentato la comunità surbina in una manifestazione sportiva così prestigiosa”.
“Lo sport è un’occasione di crescita personale – afferma il sindaco Ronny Trio – in quanto consente non solo di promuovere il benessere fisico, ma anche di acquisire maggiore consapevolezza di sé, di relazionarsi con gli altri, di autodisciplinarsi, di acquisire valori essenziali del vivere sociale. Questi ragazzi, con i loro sforzi, la loro disciplina rappresentano al meglio la nostra comunità e sono d’esempio per tanti loro coetanei.”
“La comunità surbina – conclude il vicesindaco Martina Gentile – può essere orgogliosa di Miriam, Francesca e Lorenzo: questi giovani atleti hanno rappresentato la nostra comunità su un tatami d’eccellenza. Questo riconoscimento simbolico vuole rappresentare l’incoraggiamento di un’intera città a questi giovani atleti, affinché continuino a migliorarsi e ci diano altre soddisfazioni come questa”.
In foto: un momento dei campionati italiani Kata 2021