Cocumola - 04 Set 2025

“Fantasmi nei Campi”, mostra fotografica di Murray Ballard

Esposizione da venerdì 5 e sabato 6 settembre 2025 negli spazi di Palazzo Rizzo


Spazio Aperto Salento

Approdato nel Salento da Brighton in Inghilterra, dopo il matrimonio a Cocumola con una donna del posto, oltre alle bellezze architettoniche e monumentali, ha conosciuto anche lo scempio che la Xylella ha provocato negli sterminati oliveti dell’antica Terra d’Otranto. Murray Ballard, fotografo e regista, quello scempio ha voluto fissarlo in mille scatti, parte dei quali, assieme ad altri su scene di vita salentine, saranno in mostra proprio a Cocumola, la frazione di Minervino di Lecce che lo ha praticamene adottato.

Dal titolo “Fantasmi nei Campi”, la mostra si terrà venerdì 5 e sabato 6 settembre 2025, nello storico Palazzo Rizzo, messo a disposizione da una coppia di australiani, Josephine Verduci (archeologa) e David Lawrence (scultore), come lui innamorati del Salento, che la kermesse hanno di fatto organizzato. Visitabile dalle ore 18 alle 21 il primo giorno e dalla 18 alle 20 il secondo, esplora il territorio salentino, dove s’intrecciano crisi ecologica, tradizione e modernità, con al centro, appunto, la devastazione causata dal batterio che in Puglia ha distrutto più di venti milioni di ulivi, un tempo fondamentali per l’identità e l’economia del  territorio.

A questa perdita – si è reso conto il fotografo inglese – si affianca il turismo, che rimodella i paesi, trasformando la vita quotidiana e cambiando il significato stesso di “casa”. Gli scatti di Murray sono attraversati anche da folklore e superstizione, che a loro volta evocano il legame del Salento con il soprannaturale. In sintesi, le sue immagini rappresentano una meditazione sulla fragilità, sul cambiamento e sulle tracce che lasciamo dietro di noi.

Più in generale, in campo artistico, Murray Ballard, titolato di un master in fotografia alla University of the West England, esplora l’ambiente, le questioni sociali, la scienza e la tecnologia, ed è noto soprattutto per “The Prospect of Immortality”, un’indagine decennale sulla crionica, la preservazione a basse temperature di uomini e animali, che la medicina odierna non è in grado di tenere in vita, pubblicata da Gost Books. È stato anche finalista al Paris Photo Aperture First Book Award, e tra le sue commissioni, figurano progetti per il John Innes Centre, FotoDocument, Photoworks e Grain, che spaziano dalla modificazione genetica alle energie rinnovabili ed alle comunità rurali. Le sue opere sono state esposte a livello nazionale e internazionale, tra gli altri luoghi, alla Impressions Gallery ed alla Brighton Photo Biennale.

Toti Bellone
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