Attualità - 23 Gen 2024

Gazzetta del Mezzogiorno, Trepuzzi e Salice chiedono la riapertura delle redazioni provinciali

Consigli comunali convocati per il 24 e 26 gennaio. La Task force regionale per l’occupazione, presieduta dall’assessore al Lavoro Sebastiano Leo, tornerà a riunirsi il 29 febbraio


Spazio Aperto Salento

Taglio delle sedi provinciali del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno: i Comuni di Salice Salentino e Trepuzzi chiedono “la riapertura delle redazioni decentrate e il ritorno al lavoro dei giornalisti collocati in Cassa integrazione”. Le due Amministrazioni, la prima guidata da Mimino Leuzzi, la seconda da Giuseppe Taurino, scendono in campo attraverso l’approvazione di apposite delibere consiliari con le quali evidenziano che la decisione “colpisce non solo i giornalisti, ma anche le Istituzioni, le imprese, le associazioni, i cittadini, la società civile e danneggia la qualità del dibattito pubblico e gli standard della democrazia pugliese”. Nei prossimi giorni dovrebbero approvare la medesima delibera anche altri Comuni del Nord Salento.

Le redazioni provinciali della Gazzetta del Mezzogiorno, come quella storica di Lecce che costantemente ha rappresentato un punto di riferimento irrinunciabile per tutto il territorio, hanno da sempre assicurato massima qualità e professionalità in tutti gli ambiti dell’informazione, compreso cronaca e puntuali approfondimenti tematici, ma anche opportunità di confronto e dibattito sui temi locali di attualità sociale, economica e culturale. Grazie ai giornalisti di “prima linea periferica”, tutti parte di un prezioso patrimonio di competenza ed esperienza, le sedi decentrate hanno svolto un ruolo importante che ha contribuito allo sviluppo delle comunità provinciali e locali.

A Trepuzzi il Consiglio comunale si terrà mercoledì 24 gennaio alle ore 16.30, a Salice Salentino l’Assise cittadina si riunirà venerdì 26 gennaio, alle ore 9. Il contenuto delle delibere che saranno approvate nei due Comuni è più o meno simile. Ecco uno stralcio di quello di Salice.

«La Gazzetta del Mezzogiorno – si legge nella proposta di delibera – è la tra le più importanti testate giornalistiche di Puglia e Basilicata, in edicola da ben 136 anni. Nel 2022, La Gazzetta del Mezzogiorno, è stata rilevata dalla società Edime, che ha assunto tutti i giornalisti dalla Edisud, società dichiarata fallita, con la garanzia di non toccare i livelli occupazionali per 2 anni. Di seguito, quindi, sono state riaperte la redazione centrale di Bari e le redazioni decentrate di Potenza, Foggia, Andria, Taranto e Lecce, con la pubblicazione di 6 diverse edizioni del giornale. Il 28 ottobre 2023, però, le sigle sindacali Fnsi, Assostampa Puglia e Basilicata e Cdr, hanno improvvisamente ricevuto notizia dell’avvio di chiusura di tutte le redazioni decentrate e il licenziamento collettivo di ben 75 lavoratori, 47 dei quali giornalisti regolarmente iscritti all’Albo. Dopo una lunga serie di tavoli di concertazione, le parti sindacali hanno ottenuto il ritiro della procedura di licenziamenti collettivi e la possibilità di accedere per il 2024 alla Cassa Integrazione ed evitare i licenziamenti. Ciò nonostante, la Edime ha comunque confermato la chiusura delle sedi decentrate di Potenza, Foggia, Andria, Taranto e Lecce, con il conseguente collocamento in Cig a zero ore di tutti i giornalisti operanti al loro interno, tra cui i cinque occupati nella sede di Lecce. Così, dal 7 Gennaio scorso, le pagine della Gazzetta del Mezzogiorno dedicate a Lecce e alla sua provincia si sono notevolmente ridotte e, ancor più gravemente, si è impoverito il pluralismo di voci, di punti vista, di offerta informativa. La chiusura delle sedi decentrate della Gazzetta del Mezzogiorno colpisce non solo i giornalisti, ma anche le Istituzioni, le imprese, le associazioni, i cittadini, la società civile e danneggia la qualità del dibattito pubblico e gli standard della democrazia pugliese. Per questi motivi, si chiede la immediata riapertura delle redazioni decentrate e il ritorno al lavoro dei giornalisti collocati in cassa integrazione a zero ore».

La vicenda è stata posta all’attenzione anche della Regione Puglia, in particolare di Sebastiano Leo, assessore al Lavoro e all’Istruzione. Quest’ultimo ha partecipato, nei giorni scorsi, alla Task force regionale per l’occupazione, convocata a Bari, nella sede della Presidenza della Regione. Alla conclusione dell’incontro, che ha registrato la partecipazione anche di rappresentanti dei sindacati di settore (Assostampa Puglia e Basilicata, Comitato di redazione), l’assessore Leo ha pubblicato il seguente post sulla sua pagina Facebook: «Ho presieduto – scrive – la Task force regionale per l’occupazione, un tavolo a cui non partecipo mai con leggerezza ma che alcune volte pesa più di altre per le storie che raccontano».

«Oggi – continua Leo – non abbiamo affrontato solo temi come il lavoro, l’occupazione, ma abbiamo parlato della Gazzetta del Mezzogiorno, del rilancio di una delle nostre realtà storiche pugliesi più importanti. Un giornale che ha contribuito alla crescita della nostra regione e che auspichiamo superi questa crisi in tempi brevi. Abbiamo toccato con mano la necessità di intervenire su un settore che da anni combatte per sopravvivere ai cambiamenti, quello della carta stampata, di tutelare il lavoro intellettuale anche alla luce delle nuove tecnologie. Noi siamo con la Gazzetta del Mezzogiorno, con la sua storia e con quanto ha ancora da raccontare».

La task force regionale tornerà a riunirsi il 29 febbraio, sempre a Bari, presso la Presidenza della Giunta regionale. Questa volta è prevista la presenza anche di Mimmo Mazza, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno.

Rosario Faggiano
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Un momento della Task force regionale per l’occupazione