Il libro autobiografico di Massimo Villani sarà presentato lunedì 15 dicembre 2025, alle 18.30, nell’Open Space" del Comune di Lecce
“I miei primi 80 anni a cuore aperto”. Non poteva essere più emblematico il titolo del libro autobiografico scritto dal dottor Massimo Villani, noto per essere stato il fondatore della divisione di Cardiochirurgia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, da decenni punto di riferimento per i pazienti delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Il libro sarà presentato nell’Open Space” del Comune di Lecce, in piazza Sant’Oronzo, lunedì 15 dicembre 2025, alle 18.30, con i saluti del sindaco Adriana Poli Bortone che ne ha scritto anche la prefazione. Parteciperanno l’Editore Pietro Graus di Napoli ed il giornalista Vito Pinto di Salerno, che dialogherà con l’autore.
Nel testo, il dottor Villani racconta tutta la sua storia professionale iniziata giovanissimo, dopo la laurea conseguita nella facoltà di Medicina dell’Università Federico II di Napoli, nell’ospedale di Bergamo con il professore Lucio Parenzan, già collaboratore di Christian Barnard, il chirurgo autore del primo trapianto di cuore nel mondo. Qui Massimo Villani fu il più giovane cardiochirurgo in Italia ad operare a cuore aperto. E proprio in quel reparto compì il suo primo “miracolo” effettuando per la prima volta al mondo un intervento innovativo di correzione di una “tetralogia di Fallot con canale atrio-ventricolare completo” con la tecnica del doppio patch, tecnica oggi universalmente utilizzata.
Nei decenni a seguire Massimo Villani è stato uno dei pochi cardiochirurghi italiani ad avere eseguito tutta la cardiochirurgia, dai bambini, agli adulti, ai trapianti di cuore, finanche su un bambino di poche settimane e di tre chili di peso operato con la tecnica della ipotermia profonda. Una lotta contro il tempo, perché aveva a disposizione solo 55/60 minuti. Riuscì a terminare felicemente l’operazione in 45 minuti.
Dopo anni di esperienza a Torino, nel 1998 Massimo Villani fonda la divisione di Cardiochirurgia di Lecce dove si è definitamente stabilito proseguendo la sua carriera.
Un libro ricco di grandi contenuti scientifici, ma anche di storie di vita, non solo per la sua competenza, ma anche per la sua profonda umanità. Un giorno, durante la sua attività a Lecce ricevette un messaggio da un giovane medico cinese di Wuhan, il quale gli chiedeva di poter venire a Lecce per potersi specializzare in Cardiochirurgia da lui per imparare il metodo di operazione a cuore battente senza la circolazione extracorporea. Villani scoprì che questo giovane medico tirocinante cinese veniva pagato nel suo paese appena 200 dollari al mese. Quindi si prodigò per farlo ospitare presso il convento dei Comboniani di Lecce. Il medico restò sei mesi a Lecce con lui. Al termine fu Massimo Villani a pagargli il biglietto aereo per tornare in Cina. Tornato al suo ospedale, il dottor Xiang operò prima il padre della sua caposala, poi il preside della facoltà di Medicina. Un successo che gli valse l’apertura di un reparto di Cardiochirurgia dove fu il dirigente.
Ma il medico cinese non dimenticò il bene fattogli dal suo maestro. E nel marzo 2020, quando scoppiò la pandemia di Covid e le strutture sanitarie italiane, compresa quelle di Lecce, lottavano contro la carenza di mascherine, il dottor Xiang, apprese le notizie di quello che stava accadendo in Italia, mandò al suo maestro 3000 mascherine che Massimo Villani donò per il personale sanitario dell’ospedale leccese.
Massimo Barbano
