Polemiche a Salice Salentino dopo l’ultimo Consiglio comunale, convocato lunedì scorso per l’approvazione, fra l’altro, del Bilancio di previsione 2024/2026. Il gruppo di opposizione “Salice 2030”, formato dai consiglieri Cosimo Gravili e Francesca Scalinci, non ha gradito la bocciatura di un emendamento con il quale proponeva la costituzione di un fondo di 30.000 euro “destinato all’erogazione di un contributo alle spese relative alla Tari in favore dei nuclei familiari con all’interno soggetti portatori di handicap”.
Gravili e Scalinci, in particolare, proponevano di creare il nuovo fondo attraverso la riduzione dei capitoli “Consulenze” (10mila euro), “Organizzazione eventi, pubblicità, servizi per trasferta” (4mila euro), “Altri servizi” (6mila euro), “Servizi informatici e telecomunicazioni” (10mila euro). Salice 2030, dunque, dopo la bocciatura dell’emendamento, avvenuto con il voto contrario degli altri gruppi consiliari (di maggioranza e di opposizione), con una nota ha fermamente espresso il suo disappunto.
“La misura – spiega nella nota il capogruppo Gravili – era già stata proposta da Salice 2030 lo scorso anno in sede di discussione del Regolamento Tari, ma anche in quell’occasione fu bocciata dalla maggioranza. Nonostante l’assessore al bilancio avesse preso un impegno in quella sede ad approfondire la questione, ad un anno di distanza l’Amministrazione è rimasta immobile davanti a questa proposta. Siamo dispiaciuti perché Salice ha perso, di nuovo, un’occasione per essere vicino alle famiglie che vivono quotidianamente in grandi difficoltà”.
Secondo Gravili tutto ciò avrebbe fatto emergere “il disinteresse di questa maggioranza nei confronti delle fasce sociali più deboli. Premesso che i nostri interventi sul bilancio non avevano l’obiettivo di colpire in nessun modo lavoratori o ditte esterne – conclude – abbiamo individuato dei capitoli di spesa che avevano all’interno spese superflue per il Comune”.
Nella nota di Salice 2030 viene evidenziato, fra l’altro, che vi era la disponibilità a “trovare le risorse necessarie anche da altri capitoli di spesa”.
“Siamo increduli per quanto successo – dice la consigliera Scalinci – perché, nonostante tutto il Consiglio avesse sottolineato la bontà della proposta, non si è avuto il coraggio di votare a favore. Abbiamo chiaramente esplicitato la nostra disponibilità a trovare le risorse insieme alla maggioranza, anche ritirando l’emendamento e creando un’apposita commissione di lavoro; ma, a quanto pare, non c’è stata una volontà forte di approntare questa misura sociale di vitale importanza per una fetta della popolazione salicese”.
La vicenda, proprio in queste ore, sta registrando non pochi strascichi polemici. (red.)
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