Arte - 19 Apr 2023

“Il Divino nel tormento”, mostra di Domenico Sepe a Nardò

Inaugurazione giovedì 20 aprile, alle ore 18.30, nella chiesetta La Rosa. L’esposizione sarà visitabile ogni giorno, dalle ore 17 alle 21, fino al 25 aprile


Spazio Aperto Salento

“Il Divino nel tormento” è la mostra d’arte di Domenico Sepe (in foto) che sarà ospitata da giovedì 20 a martedì 25 aprile alla chiesetta La Rosa di Nardò. Un evento organizzato con il supporto dell’assessorato comunale alla Cultura e la disponibilità della Diocesi di Nardò-Gallipoli. La mostra sarà inaugurata domani, giovedì 20 aprile, alle ore 18.30, e sarà visitabile ogni giorno dalle ore 17 alle 21 (ingresso libero, info 379 1873285).

“Abbiamo l’onore di ospitare un artista importante – afferma Giulia Puglia, assessora alla Cultura – autore di opere magnifiche. La mostra è frutto della collaborazione tra il Comune e la Diocesi, che ringrazio. Spero possano visitarla in tanti in questo weekend lungo che ci aspetta”.

Domenico Sepe, autore della celebre scultura bronzea “Il Cristo rivelato”, porta a Nardò la sua “narrazione” del divino attraverso il percorso della figura di Cristo, rappresentato in diverse sculture connotate da un intenso realismo emozionale, tra espressioni forti di passione, sofferenza e speranza, in una dimensione umana e sacra. Ai soggetti propriamente religiosi si affiancano i gruppi scultorei che traggono ispirazione dalla mitologia, dalle passioni e dall’iconografia sacra, che pur raccontando storie diverse, vivono della stessa tensione psicologica nei lineamenti, di un tale pathos espressivo che rende le sculture non solo vive, ma vitali.

Sepe è il “poeta della materia”, che scolpisce l’anima prima del corpo. È la sfida d’arte con cui si confronta e da cui vittorioso ne emerge: domina l’ineluttabile, la fine terrena, la caducità, attraverso un divino soffio vitale che libera dalla materia. Il rinascimento contemporaneo dell’antico di Domenico Sepe sboccia in una sovrapposizione di linguaggi classici e anticlassici insieme che partecipano di un’incessante pulsione verso l’eterno. I soggetti tra il sacro e il profano vivono di una tensione espressiva che rapisce estaticamente lo sguardo e la materia si fa culla dell’invisibile in un gioco sensuale di luci e ombre.

Nato a Napoli nel 1977, Domenico Sepe scopre la scultura all’età di cinque anni manipolando oggetti in legno e plastilina e realizzando forme vicine alla realtà circostante. Scultore, pittore, scenografo, si è diplomato al liceo artistico nel 1995 e all’accademia di Belle Arti di Napoli nel 2001. Attualmente è docente di ruolo abilitato di Storia dell’Arte, disegno e educazione artistica. Sepe guarda con attenzione la scultura del periodo ellenico e svolge diverse ricerche sulle avanguardie contemporanee, è in continua sperimentazione e realizza numerose opere, istallazioni e dipinti dall’informale al figurativo, utilizzando materiali diversi (ferro, acciaio, polistirolo, marmo, legno, resine e argilla), ma il materiale che lo caratterizza maggiormente è il bronzo. Domenico Sepe è autore di diversi monumenti e opere pubbliche, toccando varie tematiche, dalla scultura sacra a quella commemorativa. Le sue opere sono in Campania, Molise, Lombardia, Calabria, Puglia, Toscana, Lazio, ma anche in Spagna, Brasile e Argentina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicato