Otranto - 18 Ago 2021

“Il Green New Deal: rischi e vantaggi di un nuovo interventismo pubblico in economia”, presentazione del libro di Durante


Spazio Aperto Salento

“Il Green New Deal: rischi e vantaggi di un nuovo interventismo pubblico in economia. Il libro di Antonello Durante (in foto) sarà presentato ad Otranto, oggi 18 agosto, alle 20, presso “Le Fabbriche – Community Library” (piazza dell’Umanità Migrante). Dialogherà con l’autore Maria Agostinacchio, storica dell’arte e giornalista.

“I rischi e le conseguenze imminenti del cambiamento climatico – viene spiegato in una nota degli organizzatori – hanno posto i Governi mondiali di fronte a un’emergenza senza precedenti, per fronteggiare la quale fin dalla fine degli anni Novanta si sono stipulati trattati e predisposti progetti non sempre universalmente rispettati, principalmente per i costi che una riconversione dell’economia in chiave green inevitabilmente comporta. A ben vedere però il Green Deal, ossia l’insieme di iniziative politiche ed economiche per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, può rappresentare un’importante opportunità di crescita e sviluppo economico per ogni Paese: permetterebbe infatti di inserirsi in un mercato ancora relativamente nuovo, di svincolarsi da fonti di energia obsolete o in esaurimento, di puntare su un settore lavorativo altamente specializzato, nonché di limitare i costi sanitari ed ecologici legati all’innalzamento della temperatura. In questo saggio l’autore analizza nel dettaglio costi e benefici del Green Deal, focalizzandosi su come è stato recepito dalle principali potenze mondiali, Usa, Cina e Unione Europea, le quali, ciascuna portatrice di un proprio modello macroeconomico, stanno inevitabilmente facendo i conti con una sfida che oramai non riguarda più un futuro lontano, ma che si gioca ogni giorno sulla scacchiera del presente”.

Nel dialogo con Agostinacchio, l’autore si soffermerà su costi e benefici di politiche economiche “capaci di ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive” ma anche sull’importanza di un “cambiamento che deve partire dal basso”. (red.)

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