Calcio - 21 Mag 2021

Il Lecce, eliminato dai play off, manca l’appuntamento con la serie A

Al Via del Mare 1-1 contro il Venezia, ma il risultato non basta per andare in finale. Per i veneti segna Aramu dal dischetto; il pareggio è siglato da Pettinari. Nella parte finale del match Mancosu tira alto un calcio di rigore


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Stavolta non si può dire che la squadra sia scesa in campo senza cuore e grinta, senza gioco e opportunità: perché ieri sera, di tutto questo, non è mancato niente.

Il Lecce ha però pagato fino alla fine gli errori commessi nell’ultima fase di campionato, che non sono stati pochi e hanno condizionato in maniera determinante il percorso di una squadra che sembrava destinata a trionfare e conquistare la massima serie senza neppure troppi patemi d’animo.

E invece i punti ci sono scivolati via dalle mani, e sono arrivati i play off, affrontati con disincanto, persino troppo se pensiamo all’andata con il Venezia: partita scialba, con un tempo non giocato, con pochissime palle lanciate verso la porta avversaria.

Ieri bastava fare un gol in più di loro, quel gol che poteva materializzarsi se solo Mancosu, proprio lui, non avesse clamorosamente sbagliato un rigore decisivo per il risultato finale. Ma sarebbe alquanto sbagliato pensare al suo errore come emblema di un obbiettivo mancato. Intanto, i giallorossi hanno praticamente dominato il campo per tutti i 90 minuti, e di occasioni sono riusciti a crearne tante, riuscendo a concretizzare solo il gol di rapina di Pettinari, uno dei migliori ieri sera.

Il primo tempo è praticamente a senso unico, con il Lecce che si avvicina al vantaggio prima con Maggio e poco dopo, in modo rocambolesco, con Henderson, fermato da una deviazione di Svoboda che il portiere Maenpaa non riesce a bloccare, provocando un ulteriore rimpallo che termina sulla traversa.

La pressione dei salentini toglie l’ossigeno alle poche velleità offensive dei veneti che, in effetti, combinano davvero poco, provandoci solo una volta, dalla distanza, con Aramu, che calcia senza potenza. Il Lecce invece è sempre avanti, Pettinari si muove bene, è molto propositivo e riesce anche a rendersi protagonista di un paio di buone occasioni. Coda appare invece un po’ in penombra, nonostante due buoni tiri, uno dei quali parato in modo straordinario da Maenpaa. Tuttavia, come spesso accade (e tante volte è accaduto al Lecce) è l’avversario che ottiene il gol; a seguito di un fallo di Maggio su Svoboda, l’arbitro assegna il calcio di rigore che Aramu trasforma in gol (48’), con Gabriel che non fa nemmeno in tempo a muoversi, restando a guardare la palla insaccarsi.

Nel secondo tempo, il Lecce per fortuna entra in campo con la medesima motivazione, consapevole di non meritare lo svantaggio e dell’importanza della posta in palio. In fondo, è ancora il 65’ quando Pettinari trova il pari, e il 78’ quando arriva l’opportunità del calcio di rigore; sul dischetto ci va Mancosu, capitano e simbolo del Lecce, ora più che mai. Su quel dischetto c’eravamo tutti, ma lui, purtroppo, mira alle stelle. I compagni lo consolano, si incitano l’un l’altro, un altro gol si può ancora fare, e infatti, fino al triplice fischio finale, c’è solo il Lecce completamente proiettato verso la porta veneziana.

Ma evidentemente doveva andare così, con una finale play off mancata e l’appuntamento con la serie A rimandato al prossimo anno.

Mimma Leone

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Foto in alto: L’allenatore del Venezia Zanetti consola Mancosu (Foto Pierluigi Pinto)

 

Un calcio d’angolo del Venezia (Foto Pierluigi Pinto)

Majer in azione (Foto Pierluigi Pinto)

Il fallo da rigore per il Venezia 0-1 (Foto Pierluigi Pinto)

Maggio (Foto Pierluigi Pinto)

Un fallo su Pettinari (Foto Pierluigi Pinto)

L’arbitro indica il dischetto, rigore per il Lecce (Foto Pierluigi Pinto)