Calcio/Serie A - 27 Set 2023

Il Lecce gioca alla pari con la Juve, ma con tante recriminazioni perde di misura

Commento di Adolfo Starace al match di ieri sera, martedì 26 settembre


Spazio Aperto Salento

Nell’anticipo della sesta giornata del campionato di serie A, il Lecce esce sconfitto di misura dall’Allianz Stadium (1-0), contro la Juventus, non senza recriminazioni, al termine di una gara tatticamente ben giocata ma avara di emozioni. Roberto D’Aversa (in foto) schiera un’inedita formazione in questo turno infrasettimanale: scontato il rientro di Baschirotto al centro della difesa, le novità sono Dorgu e Venuti (all’ esordio stagionale) sulle fasce ed Oudin e Blin a centrocampo.

Nel primo tempo i padroni di casa, pur mantenendo nei primi minuti il possesso palla, non impensieriscono la difesa giallorossa che riesce a chiudere tutte le linee di passaggio in profondità. È abbastanza evidente che il Lecce non subisce affatto la pressione juventina, anzi spesso sono proprio i giallorossi a gestire la manovra a centrocampo. L’unica chiara occasione del primo tempo capita sui piedi di Chiesa: Danilo riesce a trovare lo spazio per servire un pallone smarcante alla punta juventina che di sinistro manda il pallone di poco fuori. Dalla mezz’ora in poi il Lecce non rischia più nulla tanto che alla fine del primo tempo il possesso palla in termini di percentuale sarà 51 a 49 per i giallorossi.

Nel secondo tempo si aspetta una Juve più brillante ma il Lecce sembra controllare bene la situazione. Al minuto 57 l’episodio che cambia la gara: calcio d’angolo assegnato erroneamente ai bianconeri e, sullo sviluppo dell’azione, viziato anche da un precedente tocco di mano di Rugani, Milik si fa trovare pronto ad appoggiare in rete la palla del vantaggio.

D’Aversa dopo il 60′ ricorre alla panchina ed opera tre cambi: Gendrey, Sansone e Rafia al posto di Venuti, Strefezza e Oudin. Ora la gara ha preso un’altra piega ed infatti i padroni di casa trovano più spazi per il contropiede pur senza creare grossi pericoli. A venti minuti dalla fine, dentro Kaba per Ramadani e, rischiando il tutto per tutto negli ultimi dieci, D’Aversa mette in campo Piccoli per Blin.

La Juve si difende bene ed al 93′, in pieno recupero, la cronaca registra un altra contestatissima decisione del direttore di gara che ammonisce per la seconda volta Kaba per una presunta simulazione in area di rigore espellendo il calciatore. È l’ultimo episodio degno di nota di una gara che comunque ha dimostrato la forza e la personalità di questo Lecce che non ha affatto demeritato nei confronti di una delle contendenti ai primi posti del campionato.

L’unico appunto che si può fare ai giallorossi lo prendiamo in prestito dal tecnico D’Aversa che ha rimproverato ai suoi calciatori di non aver osato di più nei confronti di una squadra che allo stato attuale non sembra imbattibile, come nella migliore tradizione bianconera. Se poi si aggiungono le decisioni arbitrali che hanno penalizzato ancora una volta i giallorossi si avrà il quadro completo di tutte le recriminazioni che il tecnico leccese ha manifestato nel dopo gara.

Sabato prossimo l’occasione per confermare quanto di buono si dice di questa squadra: al Via del Mare arrivano i campioni d’Italia del Napoli al cospetto di 30.000 tifosi giallorossi che, come al solito, sono e saranno la marcia in più dei nostri calciatori.

Adolfo Starace
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JUVENTUS: Szczesn, Bremer, Danilo, Rugani (26’ st Gatti), McKennie (41’ st Weah), Locatelli, Fagioli (41’ st Miretti), Rabiot, Cambiaso (26’ st Kostic), Chiesa, Milik (32’ st Vlahovic). A disposizione: Perin, Huijsen, Pinsoglio, Yildiz, Nicolussi, Iling Junior. Allenatore: Massimiliano Allegri. 

LECCE: Falcone, Pongracic, Baschirotto, Venuti (18’ st Gendrey), Dorgu; Blin (37’ st Piccoli), Oudin (18’ st Rafia,  Ramadani (3’ st Kaba), Almqvist, Strefezza (dal 18’ st Sansone), Krstovic. A disposizione: Brancolini, Touba, Listkowski, Gallo, Faticanti, Samek, Burnete, Gonzalez, Berisha, Corfitzen. Allenatore: Roberto D’Aversa.

Marcatore: 57’ Milik (J). 

Arbitro: Giua di Olbia.