Voluta dai Lions salentini, la struttura realizzata nell’ambito dell’Orto Botanico Universitario del Salento, è stata inaugurata nei giorni scorsi. È dedicata ai non vedenti ed agli ipovedenti
Fra le poche città italiane ed unica nel Meridione, Lecce ha finalmente il suo Giardino botanico sensoriale. Inaugurato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, dall’assessore comunale Rita Miglietta e dal neo governatore del Distretto Lions 108AB Puglia (90 Clubs per 2.500 soci), Flavia Pankiewicz, si trova nell’immediata periferia del capoluogo salentino, dopo aver imboccato, poco oltre l’incrocio del mercato ortofrutticolo, la via intitolata alla giornalista Ilaria Alpi, uccisa a Mogadiscio nel 1994.
Fortemente voluto dai Lions salentini, in testa il Lions Lecce Santa Croce, è dedicato ai non vedenti ed agli ipovedenti, che rappresentati da Davide Dongiovanni dell’Unione italiana ciechi, lo hanno visitato per primi, subito dopo il taglio del nastro, godendo degli aromi, dei profumi e dei sapori delle numerosissime piante messe a dimora.
Il Giardino botanico sensoriale è inserito nel più ampio contesto dell’Orto Botanico Universitario del Salento, gestito dalla Fondazione di cui sono attualmente presidente il professore Luigi De Bellis, e direttore tecnico l’agronomo Fabio Ippolito.
Racchiuso all’interno di una recinzione costituita da un imponente muro a secco, insiste su di un’area di circa 2.000 metri quadri, sulla quale sono strutture in muratura ed in legno ed un’antica “pagghiara” in attesa di ristrutturazione. Quest’ultima si trova proprio a ridosso del percorso dello spazio sensoriale, unitamente ad una vasca sonora e ad un’aiuola di forma circolare con quattro diversi tipi di calpestìo (sabbia, sassolini, prato e corteccia), sui quali, camminando in tondo, è possibile contenere lo stress, ed allo stesso tempo stimolare tutti e cinque i sensi, grazie alla presenza delle piante sistemate tutto attorno. Fra queste, salvia russa, messicana e locale, timo delle cave, menta, erba cipollina, camedrio maro, fiori d’angelo, tamerice, mortella, l’australiana capelli di fata, ma anche melo, albicocco, susino, melograno e svariate qualità di fico.
Intitolato alla scrittrice americana Helen Keller, insegnante ed attivista per i diritti dei disabili, il Giardino botanico sensoriale è stato progettato dagli architetti Monica Botta ed Afro Carpentieri e dall’agronomo Fabio Ippolito. È stato finanziato in larga parte dalla Lions Clubs International Foundation, nonché dagli stessi Lions provinciali e da alcuni sponsor.
Toti Bellone
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Foto in alto: una veduta dell’Orto botanico sensoriale
Il taglio del nastro appena avvenuto
Lo spiazzo con la vasca sonora
Un’immagine del percorso con l’antica “pagghiara”
L’area dell’Orto con gli alberelli da frutto