Rigettato il ricorso contro l’antenna di telefonia mobile, in fase di installazione su un terreno all’altezza del prolungamento della periferica via Allende a Salice Salentino. Nei giorni scorsi è stata pubblicata l’Ordinanza (426/2023) con la quale il Tar Lecce “respinge l’istanza cautelare” presentata da un gruppo di cittadini, residenti nell’area. Nel ricorso erano state sollevate problematiche “edilizie” legate alla realizzazione dell’impianto. Questi aspetti non sono stati ritenuti “sussistenti” dai giudici i quali, di conseguenza, hanno valutato legittimi gli atti del Comune anche per quanto riguarda il profilo edilizio della questione.
Questa bocciatura ha “provocato” una nuova presa di posizione del Comitato spontaneo di cittadini, denominato “No all’Antenna in via Allende”. Presa di posizione soprattutto contro l’Amministrazione comunale. Nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 3 agosto, il Comitato ha dunque diffuso un comunicato dal titolo “Antenne telefoniche selvagge, a Salice prosegue la protesta: Cittadini e Amministrazione impotenti”.
Nella parte introduttiva dell’articolato documento, fra l’altro si legge: “Il Tar di Lecce ha rigettato la domanda di sospensiva per l’annullamento dell’installazione di un’antenna telefonica, frutto del ricorso presentato dal Comitato spontaneo di cittadini di Salice Salentino. La delusione per la decisione, non ferma le attività del Comitato che lamenta una sostanziale impotenza da parte sia dei cittadini sia delle amministrazioni su questioni di rilevanza pubblica. Il Comitato è intenzionato ad andare fino in fondo sia sui procedimenti di autorizzazione dell’impianto, che rivelano delle dinamiche poco chiare, sia dal punto di vista legale con l’attesa per la sentenza su un secondo ricorso”. Quest’ultimo è stato presentato lo scorso 27 luglio “da alcuni proprietari di terreni adiacenti al sito”.
Per quanto riguarda le prossime tappe dell’azione del Comitato, nella nota viene aggiunto: “Incassata la delusione rispetto alla sentenza del Tar, si intende proseguire con le mobilitazioni. Tra gli obiettivi, c’è anche quello di pretendere che nel futuro non si determinino le medesime condizioni, obbligando quindi le compagnie telefoniche (o di altri impianti) a tenere conto delle volontà di chi vive nel territorio”.
“È in questo contesto – viene sottolineato nel comunicato – che il Comitato pretende, inoltre, chiarezza sull’iter delle autorizzazioni e dei provvedimenti emessi dal Comune di Salice Salentino, che ha assentito, sotto il profilo edilizio e sotto quello autorizzativo, all’installazione dell’antenna telefonica. Il Tar ha assunto il provvedimento soprattutto sulla base della relazione che l’Ufficio Tecnico del Comune di Salice Salentino ha inviato al Tar l’11 luglio scorso”.
“Riteniamo – si legge ancora nella nota – insufficiente l’azione dell’Amministrazione salicese, al di là dei ruoli e delle funzioni che la normativa le attribuisce, che ha seguito in maniera passiva l’intera vicenda. Nei primi giorni di protesta – ricorda il Comitato spontaneo di cittadini – il Comune di Salice si era anche proposto come capofila di una manifestazione da parte di vari Comuni per contestare l’attuale normativa che pone limiti troppo severi agli interventi degli Enti locali su queste tematiche. Una buona intenzione che sembra essersi sciolta al sole estivo, visto che l’Amministrazione non ha mandato nessun altro segnale o riscontro rispetto a questa iniziativa”.
Nell’ultima parte del documento, vengono spiegati gli attuali obiettivi del Comitato. “Resta la volontà – si legge fra l’altro – di continuare a portare avanti la battaglia su più livelli. La convinzione comune è che su interventi di questo tipo vada ricalibrato l’intero percorso di accertamento e di condivisione con la cittadinanza dell’impatto e delle evoluzioni che tali infrastrutture hanno sulla vita quotidiana e sul futuro di una comunità. Come Comitato non possiamo che constatare, infatti, come una normativa estremamente liberista permetta a questi impianti di godere di un privilegio che va certamente a danno di un ordinato e decoroso assetto urbanistico. Privilegio che non viene concesso, nella stessa misura, a chi risiede nella zona interessata dall’installazione dell’antenna. L’intera area subirà necessariamente un vincolo che penalizzerà o ostacolerà un’equilibrata e decorosa sistemazione urbanistica di una zona che, pur insistendo in prossimità del centro cittadino, meriterebbe uno sviluppo conforme alla localizzazione”. (red.)
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