La serata “rosa” si è svolta venerdì scorso nel giardino del Grand Hotel Tiziano a Lecce
Anche quest’anno l’evento “Charme in Rosa”, appuntamento clou dell’estate salentina che racconta profumi e colori del vino rosato, fiore all’occhiello dell’enologia pugliese, non si è tenuto. Per il secondo anno consecutivo, a causa degli arcinoti problemi legati all’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’attesa manifestazione organizzata dalla delegazione di Lecce dell’Associazione Italiana Sommelier, guidata da Amedeo Pasquino, è stata rinviata, offrendo in alternativa: “Aspettando Charme in Rosa 2022 – X edizione”. E lo ha fatto a bordo piscina, durante le ore serali di venerdì scorso, nella suggestiva cornice del giardino del Grand Hotel Tiziano a Lecce.
Sotto il fresco soffio della tramontana, accompagnati da gradevoli note jazz, wine lovers, appassionati, produttori, tecnici e sommelier si sono ritrovati, uniti dalla comune passione enologica. C’erano tutti a celebrare le 146 etichette di più di 90 produttori provenienti da tutta la Puglia, dalla Daunia al Salento, per presentare le eccellenze vinicole rosa di questa straordinaria terra.
Dai vini frizzanti alle fini bollicine del metodo classico, con esempi di vinificazione ancestrale, biologica, tradizionale, passando per le tenui colorazioni (quasi provenzali) rosate, fino ad arrivare ai corposi e strutturati vini dal colore rosso intenso. Una miriade di sfumature e di gradevoli e delicati profumi, hanno sorpreso centinaia di curiosi, intenditori ed esperti presenti.
Il Negroamaro è stato leader indiscusso della serata, caratterizzante la maggior parte delle etichette presenti, ma i vitigni pugliesi erano rappresentati davvero tutti, dal Primitivo all’Aglianico, dal Bombino nero al Susumaniello, con qualche felice espressione di vitigni “ospiti” del territorio come il Pinot nero.
Una kermesse, dunque, che ha visto un’esplosione di colori e profumi, dai più fruttati a quelli floreali, in un clima festoso dal sapore di libertà dopo lunghi mesi di restrizioni e sofferenze, anche economiche, per produttori ed addetti ai lavori.
A coronare la serata, la consegna ai neo diplomati sommelier, dell’attestato di merito e del fatidico tastevin: una sorta di ciotola metallica di complessa struttura, utilizzata in passato per la degustazione del vino ed oggi simbolo inconfondibile dell’AIS.
L’augurio condiviso è stato di ritrovarsi il prossimo anno per celebrare il decimo anniversario dell’importante manifestazione, in tutta sicurezza, con le peculiarità che la caratterizza e senza l’incubo della contaminazione virale. Arrivederci al 2022 per la X edizione di “Charme in Rosa”.
Mimmo Arnesano
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In alto e sotto: alcune immagini di “Aspettando Charme in Rosa 2022 – X edizione”