A trent’anni esatti dalla prima edizione, si riaffaccia negli scaffali delle librerie e sui ripiani delle edicole, la leggenda della sirena Leucàsia. Nata dalla penna del poeta, scrittore e saggista Carlo Stasi, 63 anni, docente di Lingua Inglese, è stata ristampata dall’editore Lorenzo Capone di Cavallino, e rispetto alla narrazione del 1993, è stata ampliata.
La Leucàsia, che per invidia ha pietrificato gli amanti Aristula e Melisso, nella nuova stesura vive nella Grotta del Diavolo sospesa nel mare di Leuca conteso fra Ionio ed Adriatico, dove è alle prese con l’invasione di un gruppo di giovani messapi. Non vista, fluttuando fra le onde con la sua pinna bicaudata, li ode parlare della ricerca di un favoloso tesoro, l’acchiatura, e per terrorizzarli e farli andare via, prende ad urlare con tutto il fiato che ha in corpo, finendo per determinare il crollo della volta della grande caverna, che ancora oggi, proprio perché priva della volta, si presenta con due ingressi.
Il prosieguo della leggenda, non è la sola novità dell’edizione 2023. Negli anni, il volume di Stasi è stato scoperto ed apprezzato anche dai turisti, stranieri in testa, che sempre più numerosi visitano il Salento. Molti di loro, hanno anzi scoperto il Capo di Santa Maria di Leuca e le sue innumerevoli bellezze, grazie a Leucàsia. Ecco allora l’idea di affiancare al testo italiano la traduzione in inglese, alla cui riuscita hanno dato un significativo apporto James Kendall dell’Università del Salento e Sabina Parisi dell’Università di Ottawa. E nuova, al pari della prefazione firmata dallo scrittore Maurizio Nocera, è anche la copertina, al cui centro mentre con le mani regge le due pinne, spicca la protagonista della leggenda. L’originale illustrazione, si deve al talento del giovane pittore e live painter Massimo Pasca.
Impregnato di studi classici, Carlo Stasi, padre di Acquarica del Capo, madre di Salve, è studioso dell’opera dello scrittore inglese Horace Walpole (1717-1797), autore del primo romanzo gotico, pubblicato nel 1764 col titolo: “Il Castello di Otranto”. Da siffatto studio, è nato: “Otranto nel mondo” (dal ‘Castello’ di Walpole al ‘Barone’ di Voltaire” (Galatina, 2018, Editrice Salentina), con la prefazione del filosofo e semiotico di San Pietro Vernotico, Augusto Ponzio. Per le Edizioni del Grifo di Lecce, nel 2018, al termine di un lavoro ciclopico, ha inoltre dato alle stampe, in due volumi, il “Dizionario enciclopedico dei salentini”, nel quale, dopo la prefazione dello scrittore Alessandro Laporta, seguono i nomi di più di diecimila personaggi di ieri e di oggi, che hanno dato lustro al Tacco d’Italia. Sue anche numerose pubblicazioni di poesia, ultima delle quali, “Verso… il Futuro” (Poesia Visiva: 1980-2020).
Rende, infine, ricordare, che a spingere Carlo Stasi a scrivere la “storia favolistica e fiabesca” – come la definisce Nocera – di Leucàsia, quasi certamente, ha contribuito il fascino suscitato dalla lettura del romanzo di Maria Corti (1915-2022), “Il canto delle sirene”. Laucàsia – va sottolineato – è davvero una sirena, e come una sirena, viene raffigurata fra mille altri personaggi allegorici, nella splendida Cattedrale di Otranto, sul mosaico pavimentale del 1165, creato dal monaco Pantaleone.
Toti Bellone
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