Cultura e attualità - 15 Mar 2021

La pandemia “radiografata” da Nicola Apollonio

“L’Italia del Covid: cronaca di una seconda ondata annunciata”, è il nuovo volume sul tema dell’emergenza epidemiologica, firmato dal giornalista e scrittore salentino

 


Spazio Aperto Salento

La pandemia da Covid radiografata dal giornalista e scrittore di Aradeo, Nicola Apollonio. È di questi giorni, l’uscita del volume “L’Italia del Covid: cronaca di una seconda ondata annunciata”, per le Edizioni EspressoSud, le stesse dell’omonima rivista mensile di cui è fondatore e direttore da oltre quarant’anni.

In realtà, sullo specifico tema, si tratta di una seconda pubblicazione: lo scorso anno, infatti, Apollonio aveva pubblicato “Era il tempo della pandemia”, subito salutato come testo da studiare nelle scuole, in quanto importante ed insostituibile spaccato del difficile periodo storico che stanno vivendo il mondo intero ed i suoi quasi otto miliardi di abitanti.

Sotto entrambi i profili, “L’Italia del Covid” non gli è da meno, e rispetto al precedente, è anzi arricchito dalla dotta prefazione dell’onorevole Giacinto Urso di Nociglia e residente a Lecce, politico di razza ed uomo di ingegno e cultura.

Il contenuto del secondo volume, si evince sin dalla dedica: “A tutti coloro che hanno pagato il prezzo più alto”, e viene per così dire esaltato da quanto si legge nell’ultima di copertina: “La tempesta passerà, ma abiteremo in un mondo molto diverso. Come sarà questo mondo, dipende anche dalle scelte fatte in piena emergenza. Molti dei provvedimenti presi, dallo smart working alla scuola digitale, avranno un impatto anche sul futuro del lavoro e dell’istruzione. L’eccezionalità degli eventi ci costringe a sperimentare molto di più, a essere più veloci e intraprendenti”.

Quattordici i capitoli di cui si compone “L’Italia del Covid”: La prima fase, Verso il “via libera”, Una strana estate, Il responso delle autopsie, La seconda ondata, I vaccini antinfluenzali mancanti, Tamponi per tutti, Il “fenomeno” Arcuri, Alla ricerca dell’immunità, Virus naturale o artificiale?, La corsa al vaccino anti-Covid, Strada irta di spine, Il più atteso regalo di Natale, Come sarà il nostro futuro. Più una ricca appendice, in cui spiccano i pensieri del due volte candidato al Premio Nobèl per la Medicina, Giulio Tarro e del Nobèl per la stessa disciplina, Luc Montagnier.

Dal momento che con le cosiddette “varianti”, il Covid si è ripresentato con la terza ondata, c’è da credere che da attento osservatore qual è, Apollonio sia già al lavoro per monitorarla al fine di inserirla in una terza pubblicazione, che sicuramente, sullo spinoso tema, lui stesso si augura possa rivelarsi anche l’ultima.

Dopo aver girato mezzo mondo per conto di importanti testate nazionali, oltre che con “La Gazzetta del Mezzogiorno”, attualmente Apollonio collabora con il quotidiano “Libero” diretto da Vittorio Feltri. È autore di quindici libri sulle realtà politico-socio-culturali-economiche d’Italia e del Salento, e di un romanzo: “La città dell’anima”.

Nel 2007 ha ricevuto dal Comune di Aradeo il Premio “Cuori d’onore” per la cultura; nel 2017 il Premio “Figilo” alla carriera e nel 2018 il riconoscimento speciale al Premio “Antonio Maglio” per i quarant’anni della rivista Espresso Sud.

Toti Bellone

© Riproduzione riservata

Foto in alto: Nicola Apollonio. Sotto: La copertina del volume