Lecce - 27 Ago 2021

La sostituzione dei due scivoli in legno di piazza Sant’Oronzo? La speranza in un “miracolo”

Sono piccole pedane necessarie per chi è costretto su una sedia a rotelle, ma la loro struttura è ormai al limite del disfacimento


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C’era un tempo in cui bastava che i giornali denunciassero un problema, che il giorno dopo le Istituzioni tirate in ballo si davano da fare per risolverlo.

Va da sé che parliamo di piccoli problemi, storture, mancanze facilmente risolvibili, come per esempio una luce pubblica spenta per la lampada fulminata, oppure una grossa buca nell’asfalto che manda in bestia gli automobilisti.

Salvo rari, rarissimi casi, oggi questo non avviene più, neppure quando l’oggetto della denuncia è davanti agli occhi di tutti: cittadini, turisti – in questo scorcio d’estate particolarmente numerosi – e persino amministratori.

La denuncia in oggetto, riguarda i due scivoli, che nella frequentatissima piazza Sant’Oronzo di Lecce, consentono a chi è costretto a muoversi su una sedia a rotelle, di avere accesso al grande ovale della piazza intitolata al Patrono dallo stesso nome.

La loro presenza, evidentemente necessaria, non lo è in fatto di decoro. Si tratta, infatti, di pedane in legno, che per quanto attiene alla parte che costituisce lo scivolo vero e proprio, sono al limite del disfacimento, mentre il resto, costituito dalle modeste strutture a forma di parallelepipedo che le assicurano al suolo, è letteralmente scrostato.

Uno dei due si trova sul lato dei portici della Banca Nazionale del Lavoro, l’altro prossimo agli ingressi laterali del Comune. Da chi scrive, la loro sostituzione è stata già sollecitata, in una nota con foto, pubblicata il 18 febbraio scorso sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno.

Considerata la posizione in cui si trovano, praticamente sotto casa degli amministratori comunali, oltre al trascurabile dispendio di tempo e denaro per sostituirli, ci sembrò scontato che la cosa non sarebbe passata inosservata e che il piccolo problema sarebbe stato presto risolto. Così, però, non è stato: i due scivoli “Necessari ma non decorosi”, come titolò la Gazzetta, sono ancora lì, all’ombra della sfolgorante parata di luminarie allestita per la tre-giorni di festeggiamenti in onore del protettore Santu Ronzu. Ma per quanto piccolo, neppure Lui, purtroppo, è riuscito a fare il… miracolo.

Toti Bellone
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Foto in alto: La modesta struttura vista da vicino

 

La pedana di fronte ai portici della BNL

Lo scivolo prossimo al Palazzo di città