Sicurezza stradale - 23 Set 2021

“La velocità uccide”, ammonimento di una “Ghost Bike” collocata su viale dello Stadio a Lecce


Spazio Aperto Salento

“Basta morti in strada! La velocità uccide”. L’ammonimento è di una Ghost Bike. Sì, proprio una bici fantasma, così come si legge nel cartello che inaspettatamente, da qualche tempo, campeggia all’altezza dell’incrocio del Viale dello Stadio a Lecce, con piazza Capitano Stefano Rugge e via generale Francesco Poli.

Il cartello è fissato alla ruota anteriore della bicicletta, che a sua volta, è legata in verticale all’ultimo palo della luce del primo tratto di spartitraffico del Viale. E trattandosi di una Ghost Bike, il colore del mezzo a due ruote, non poteva che essere bianco, giusto come sono raffigurati nella tradizione i lenzuoli con cui vestono appunto i fantasmi.

Oltre alla frase già riportata, sul cartello di legge ancora: “Rispetta la segnaletica / In ogni caso prudenza / Non usare il cellulare / Se vuoi superare / mantieni una distanza di 1,5 m. / Sii prudente / Tu puoi uccidermi”.

Il messaggio, evidentemente rivolto agli automobilisti, ma anche a chi si sposta in moto e scooter, come detto, è firmato “Sono una Ghost Bike”. Con tanto di traduzione in italiano: “Una bici fantasma”. Sotto la firma, inoltre,  si legge: “Sono qui in memoria di chi è morto su questa strada e su tutte le altre strade di questa città”.

Non è dato di sapere chi sia l’artefice dell’importante messaggio, e probabilmente mai si saprà, dal momento che sul  cartello, scritto in nero su fondo bianco, non vi è alcun riferimento. Ciò che conta è e resta il messaggio in esso contenuto: un messaggio che invita a non pigiare sull’acceleratore, in un Viale come quello che conduce allo Stadio comunale di Via Del Mare, lungo il quale, anche nel passato più recente, si sono registrati gravi incidenti, in alcuni casi, purtroppo mortali, che hanno coinvolto anche i ciclisti.

Composto da due corsie divise da uno spartitraffico, che restano larghe anche con i rispettivi lati riservati ai parcheggi, nonostante la presenza di impianti semaforici e rotatorie, da molti viene percorso a velocità sostenuta. E la velocità, si sa, è in ogni caso portatrice di guai.

Servirà, dunque, l’invito della “Ghots Bike”, a ridurre gli intemperanti di Viale dello Stadio e del resto della città a più miti consigli? E quanto auspichiamo.

Toti Bellone
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Foto in alto e in basso: Ghost Bike vista da entrambe le corsie di Viale dello Stadio

Il cartello fissato sulla ruota anteriore