L’imprenditore: “Era proprio necessario montare gru e impalcature per poi non iniziare subito i lavori?”
«Strada chiusa da una recinzione di pannelli in legno, delimitanti l’area cantiere all’interno della quale sono state installate, fin dai primi giorni di novembre 2023, una gru ed impalcature metalliche. Tutto ciò senza che i lavori al Palazzo municipale siano mai effettivamente iniziati. Un ritardo di avvio dell’intervento che ha creato difficoltà alle attività economiche dell’area, soprattutto a quelle a ridosso del cantiere». La situazione, che determinerebbe non pochi disagi agli esercenti e alle attività artigianali e professionali di via Vittorio Emanuele II (in tutto 6-7) a Salice Salentino, viene evidenziata dall’imprenditore Luca Faggiano, titolare di un bar e di un punto attrezzato con distributori automatici di bevande, caffè e snack. Entrambe le sue attività risultano in prossimità dell’area cantiere, predisposta con un passaggio di collegamento ai tratti di strada rimasti liberi.
«Il 2 novembre – spiega Luca Faggiano – sono state montate gru e impalcatura. Nessuno ci aveva avvisati in anticipo. Abbiamo appreso la notizia da un’ordinanza del Comando della Polizia locale pubblicata sul sito istituzionale del Comune. Delle attività commerciali e artigianali di via Vittorio Emanuele II interessate dalla chiusura della strada, le più penalizzate sono le mie. Fra l’area cantiere e il luogo dove si trovano il mio bar e i miei distributori automatici, è stato lasciato solo uno stretto passaggio, insufficiente persino per il transito di carrozzine di disabili. Il punto, però, è che dopo i lavori non sono stati mai avviati. In sostanza: è stato predisposto il cantiere in circa una settimana, ma poi gli operai non sono più ritornati».
«È ovvio che questa situazione – sottolinea Luca Faggiano – ha creato disagi ai clienti. E molti hanno dovuto rinunciare alla fruizione dei nostri servizi. Per noi, conseguentemente, si è determinato un danno economico notevole, quantificabile in circa il 60-70% di riduzione degli incassi. Non solo. Durante il periodo natalizio, attraverso investimenti considerevoli, avevamo programmato alcune iniziative, compreso un mercatino natalizio, a cui abbiamo dovuto rinunciare, con la conseguenza di un ulteriore danno aziendale. Per quanto riguarda i distributori automatici, infine, abbiamo dovuto buttare molta roba invenduta, perché ormai scaduta».
I lavori riguardanti il Palazzo municipale rientrano in un ampio progetto (“Efficientamento energetico degli edifici e delle utenze energetiche pubbliche del Comune di Salice Salentino”), comprendente anche l’efficientamento energetico della palestra della scuola secondaria di primo grado di via Fontana. L’importo totale dell’intervento, incluse murature, pavimenti, impianto termico, relamping, fotovoltaico, è pari complessivamente a 2.840.450 euro (Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020). I lavori furono aggiudicati con Determina 433 del 29 novembre 2022 del responsabile comunale del Settore III (Lavori pubblici). A quanto è dato sapere, in questi giorni sarebbero in fase di completamento i lavori riguardanti la palestra di via Fontana.
«Naturalmente – aggiunge Luca Faggiano – non sono contrario alla realizzazione dei lavori. Mi chiedo, però, era proprio necessario montare gru e impalcature, bloccare la strada con l’area cantiere e creare danni ai commercianti se poi non era possibile iniziare subito i lavori? Come mai gli Uffici comunali preposti non hanno programmato e organizzato in maniera ottimale l’avvio dell’intervento, senza creare tanti disagi? In sostanza se la gru doveva essere usata a marzo o ad aprile 2024, perché non si è programmato di montarla a marzo o ad aprile? Inoltre, se l’avvio dei lavori è stato ritardato dal completamento del trasloco degli uffici, perché non aspettare l’ultimazione del trasferimento dei servizi, in particolare della Polizia urbana e dell’Anagrafe, prima di allestire la zona cantiere? Se si fosse programmato nella maniera giusta, la strada sarebbe potuta rimanere percorribile e la mia attività avrebbe potuto continuare a lavorare. Oppure, se proprio si doveva installare la gru in anticipo, perché non è stato lasciato spazio adeguato per il passaggio? A questo punto sollecito l’Amministrazione ad intervenire al più presto: se i lavori si devono fare, si inizino subito, ma se ci vorrà ancora del tempo, venga smontato tutto». (red.)
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