Villa Baldassarri - 04 Set 2024

Le farine del progetto “Un Seme per il Futuro” in dono alle Caritas

Appuntamento giovedì 5 settembre 2024, alle 10, presso il Laboratorio urbano “Lievito Madre” di Villa Baldassarri (Guagnano)


Spazio Aperto Salento

“Un Seme per il Futuro”. Giovedì 5 settembre 2024, alle 10, presso il Laboratorio urbano “Lievito Madre” di Villa Baldassarri (Guagnano), vi sarà la donazione, alle Caritas locali, di farine ottenute da grano Senatore Cappelli, coltivato dagli utenti del Centro Diurno di Campi Salentina.

Il percorso “Un Seme per il Futuro”, attivato nell’ambito del progetto più ampio denominato “Coltiva Te Stesso”, è stato promosso dal Centro di Salute Mentale, dall’Associazione “Nuove Speranze” e dalla Casa delle Agricolture, di cui il Comune di Guagnano è partner, insieme al Comune di Campi Salentina, agli Assessorati alle Politiche Sociali, alla Coldiretti di Lecce e di Campi Salentina, nonché alle Caritas di Campi Salentina, Guagnano e Villa Baldassarri.

“La donazione all’interno del Laboratorio Lievito Madre – sottolineano i promotori – rappresenta il punto culminante di questo circolo virtuoso, dove il grano, simbolo di speranza e resilienza, diventa il fulcro di un’iniziativa che coniuga tradizione, solidarietà e sviluppo sociale.

Coltiva Te Stesso – viene spiegato in una nota – è stato avviato nel 2014 presso il Centro di Salute Mentale di Campi Salentina dell’Asl Lecce. Mira alla valorizzazione del territorio attraverso la promozione di attività di orticoltura, generando effetti positivi non solo sulla riabilitazione degli utenti coinvolti, ma anche sul processo di sviluppo territoriale. Grazie al supporto di terzi, è stato messo a disposizione un ettaro di terreno destinato alla coltivazione di grano Senatore Cappelli. Il progetto ha visto la partecipazione attiva degli utenti del Centro Diurno di Campi Salentina, che si sono cimentati in questa esperienza e hanno avuto l’opportunità di sperimentarsi in un’attività non solo preziosa, ma anche profondamente arricchente dal punto di vista umano e terapeutico. Questa esperienza ha permesso loro di acquisire nuove competenze, di riscoprire il legame con la terra e di sentirsi parte integrante di un progetto collettivo, promuovendo un senso di appartenenza e autostima”.