Attualità - 05 Dic 2024

“Le ragioni di Lecce 30: una città sicura per tutti”

Incontro, venerdì 6 dicembre 2024, nell’ex Convitto Palmieri a Lecce, sulla petizione presentata dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala con il sostegno di 40 associazioni e realtà sociali


Spazio Aperto Salento

“Voltare pagina per rendere Lecce più sicura per tutti”. È l’appello delle associazioni che hanno organizzato l’incontro pubblico sul tema “Le ragioni di Lecce città 30”. Si tratta di un confronto sulla petizione popolare sottoscritta da 1.300 cittadini che prossimamente dovrebbe essere portata all’attenzione del Consiglio comunale di Lecce. L’evento si svolgerà venerdì 6 dicembre 2024, dalle 17 alle 20, presso la sala del Chiostro della Biblioteca Bernardini (ex Convitto Palmieri) a Lecce, in collaborazione con il Polo Biblio-museale. Interverranno Matteo Dondè, architetto urbanista, Settimo Nizzi, sindaco di Olbia (prima città italiana a diventare città 30 nel 2021), Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce, e Piergiorgio Provenzano, garante dei diritti delle persone con disabilità del Comune di Lecce. L’incontro, che sarà coordinato da Roberto Guido, verrà aperto da Adriana De Carlo, portavoce di LeccePedala.

L’iniziativa, si legge in una nota degli organizzatori, “darà voce alle 40 associazioni e realtà sociali che hanno sottoscritto la petizione promossa da LeccePedala, invitando all’ascolto e alla riflessione gli amministratori e i consiglieri comunali che saranno chiamati a pronunciarsi in Consiglio. In brevi interventi ognuno prospetterà la visione di una città dove il mito illusorio della velocità possa lasciare spazio alla dimensione di una città inclusiva e più sicura per tutti. Nella petizione si chiede di fissare al 1° gennaio 2026 l’attuazione di Lecce30, estendendo il limite di velocità di 30 km/h a tutte le strade locali urbane possibili secondo le norme e le direttive in essere, esclusi gli assi di scorrimento urbano, e adottando nel contempo e progressivamente una serie di misure collaterali. Si va da una specifica campagna di comunicazione all’istituzione entro il 2025 di strade scolastiche davanti a tutte le scuole di Lecce, chiedendo di potenziare il Trasporto Pubblico Locale e di adeguare gli strumenti di pianificazione urbanistica, facendo sì che la città 30 diventi parte della cultura organizzativa del Comune”.

“Al sindaco e ai consiglieri comunali – dice Adriana De Carlo, portavoce di LeccePedala e presidente di Fiab Cicloamici Lecce – chiediamo di ascoltare le ragioni degli utenti della strada, non solo degli automobilisti, nell’adottare una misura che sta dimostrando ovunque la sua efficacia, anche in Italia. Agli amministratori leccesi chiediamo un atto di coraggio per restituire sicurezza all’ambiente urbano, perché non è accettabile che negli ultimi dieci anni sulle strade del territorio comunale ci sia stata una media di 4 morti e 416 feriti l’anno. Si potrebbe procedere con gradualità iniziando da luoghi più sensibili come le scuole, le aree maggiormente frequentate da pedoni e i quartieri residenziali, potenziando parallelamente il trasporto pubblico”.

La campagna per la raccolta di firme, partita nel marzo scorso, è stata promossa dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala. Hanno sottoscritto la petizione: Fiab Lecce Cicloamici, Legambiente Puglia, Arci, Adoc Lecce, Fai delegazione di Lecce, Soroptimist International Club Lecce, Sale della Terra, Link, Udu, Salento Bici Tour, Veloservice Lecce, CPK Lecce, Ciclofficina Onza Onza, Città Fertile, Salento E-Cycling, Lupi del Salento, Tortuga Mtb, Teatro Koreja, Associazione Opera Prima, Db d’essai, Camera a Sud/Crocevia, Mollare Mai, Fondazione Div.ergo onlus, Costruiamo Inclusione, PosSiamo aps, Life Walking, Fucina Salentina, Tagghiate Urban Factory, Oikos, Todo Modo, Rione Santa Rosa aps, Metamor Architetti e Associati, LUA Laboratorio Urbano Aperto, Vulcanicamente, Anief Unisalento, Cobas Unisalento, Manifatture Knos, Km97.